Crolla il tetto alla stazione di Novi Sad
Almeno 14 persone sono rimaste uccise a seguito del crollo di una parte del tetto esterno della stazione ferroviaria di Novi Sad, in Serbia. Il tetto, che offriva riparo vicino all’ingresso, era un luogo frequentato da pendolari, tra cui giovani e anziani, in attesa dei treni. Le vittime, sorprese dal crollo, si trovavano nelle vicinanze o sedute sulle panchine.
Il presidente Vucic annuncia il bilancio delle vittime
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annunciato che il numero delle vittime accertate è di 14, specificando che cinque di esse non sono ancora state identificate. “Speriamo che questo sia il numero definitivo”, ha dichiarato Vucic poche ore dopo l’incidente. Tra le vittime è stato identificato anche un bambino di sei o sette anni. “I responsabili, vi assicuro, saranno puniti,” ha aggiunto, promettendo giustizia alle famiglie coinvolte. Per domani è stata proclamata una giornata di lutto nazionale.
Stazione riaperta di recente, ma il crollo non riguarda i lavori di ristrutturazione
La stazione di Novi Sad aveva ripreso le attività a pieno regime a luglio, dopo tre anni di lavori di ristrutturazione. Tuttavia, secondo una nota delle Ferrovie della Serbia, il tetto crollato non era parte dei lavori conclusi. In un post sui social, la società ha espresso rammarico per l’accaduto e ha assicurato che ulteriori dettagli sull’indagine saranno forniti.
Indagini in corso su cause e responsabilità
Il tragico incidente ha posto sotto i riflettori le condizioni della stazione e della sicurezza nelle infrastrutture pubbliche. Il collegamento ferroviario ad alta velocità tra Novi Sad e Belgrado era stato inaugurato nel marzo 2022, parte di un progetto di modernizzazione dei trasporti in Serbia. Le autorità sono ora impegnate a fare chiarezza sulle cause del crollo e a identificare eventuali responsabilità.
