Ormai ci siamo: gli americani stanno per scegliere il nuovo inquilino della Casa Bianca. In un’elezione segnata da grande conflittualità e dal ritiro in corsa dell’attuale Presidente Joe Biden dalla corsa allo Studio Ovale, il 5 novembre si terranno le elezioni per il prossimo presidente degli Stati Uniti, e l’esito sembra appeso a un filo.
Con soli cinque giorni rimasti, oltre 50 milioni di americani hanno già votato per posta o di persona, e i sondaggi indicano un testa a testa tra l’ex presidente Donald Trump e la candidata Dem Kamala Harris. Saranno decisivi sette Stati “in bilico”: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin.
Il sistema elettorale: la corsa ai 270 grandi elettori
Negli Stati Uniti il presidente non viene eletto direttamente dai cittadini, ma attraverso 538 grandi elettori assegnati in proporzione alla popolazione di ciascuno Stato. Chi ottiene più voti in uno Stato guadagna tutti i suoi elettori: per ottenere la presidenza, è necessario raggiungere almeno 270 voti elettorali. Attualmente, Kamala Harris parte da una base di 225 voti sicuri e Trump da 220.
I sondaggi: chi è in vantaggio nei sette Stati chiave?
Secondo l’ultima media dei sondaggi di RealClearPolitics, Trump è in leggero vantaggio in Arizona (+2,5), Nevada (+0,5), Pennsylvania (+0,8), North Carolina (+1) e Georgia (+2,4). Harris, invece, è avanti di poco in Wisconsin (+0,2) e Michigan (+0,4). In questo scenario, Trump potrebbe accumulare 288 voti elettorali e tornare alla Casa Bianca. Basterebbe però un risultato favorevole per Harris in Pennsylvania per ribaltare la situazione.
L’analisi di FiveThirtyEight mostra un quadro simile, con Trump avanti in Arizona (+2,2), Georgia (+1,8), North Carolina (+1,1) e Pennsylvania (+0,4), mentre Harris mantiene un lieve vantaggio in Michigan (+1), Nevada (+0,1) e Wisconsin (+0,8). In questo caso, Trump arriverebbe a 282 voti, superando la soglia per la rielezione.
Il ruolo cruciale della Pennsylvania
In entrambi gli scenari, la Pennsylvania si conferma lo Stato chiave per decidere il vincitore. Un risultato favorevole per Harris in Pennsylvania potrebbe invertire le sorti e permetterle di superare i 270 voti necessari, trasformando l’equilibrio attuale in un vantaggio decisivo per i democratici. L’elezione sembra dunque essere nelle mani degli elettori della Pennsylvania.