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Italia, è strage in montagna: quattro morti. Cosa è successo

Pubblicato: 03/11/2024 18:18

Quattro escursionisti hanno perso la vita in una giornata drammatica per gli amanti della montagna, con incidenti mortali che si sono verificati nelle vette di Veneto, Trentino e Piemonte. Il tragico bilancio evidenzia i rischi insiti nelle attività in alta quota, richiamando l’attenzione sulla sicurezza durante le escursioni.

Incidenti mortali nel Bellunese: due vittime in poche ore

Nel Bellunese, due alpinisti hanno perso la vita a causa di incidenti distinti ma simili nella dinamica. Nella Val di Zoldo, un uomo è deceduto poco dopo le 13 in seguito a una caduta di centinaia di metri. Poco più tardi, una donna ha subito lo stesso tragico destino cadendo dalla Croda dei Toni nel Comune di Auronzo. Sul posto sono intervenuti tempestivamente Soccorso Alpino e Suem 118, ma i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Giovane escursionista precipita lungo la ferrata in Trentino

Un altro grave incidente si è verificato lungo la ferrata Val del Rì sopra Mezzolombardo in Trentino, dove un giovane di 26 anni, residente a Nogara (Verona), è morto nel primo pomeriggio. L’escursionista, che stava percorrendo la prima parte della ferrata in solitaria, ha perso l’equilibrio dopo aver attraversato il secondo ponte tibetano, precipitando per circa 30 metri nella forra e finendo nell’alveo del torrente.

Rocciamelone, escursionista precipita a 3500 metri in Valle di Susa

In Valle di Susa, un altro escursionista ha perso la vita cadendo dalla vetta del Rocciamelone a circa 3500 metri di altitudine. La chiamata di emergenza è stata inoltrata al Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese da altri alpinisti presenti sulla cima, che hanno assistito all’incidente.

Riflessioni sulla sicurezza in montagna

La giornata di lutto per il mondo della montagna in Italia solleva interrogativi sulla sicurezza e sulle precauzioni necessarie per affrontare sentieri e ferrate in alta quota. Gli esperti del Soccorso Alpino raccomandano prudenza e preparazione, soprattutto per gli escursionisti non accompagnati e in condizioni climatiche variabili.

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