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Rientrati a casa i neosposi Maria e Pietro: di cosa avevano paura. Tutto quello che non torna: lo strano ritorno

Pubblicato: 03/11/2024 11:00

Caserta – È un mistero ancora senza spiegazioni quello che coinvolge Maria Zaccaria e Pietro Montanino, la coppia di Cesa, nel casertano, scomparsa per quattro giorni dopo il matrimonio. Rientrati a casa come se nulla fosse, hanno lasciato i due figli piccoli dai nonni, suscitando sorpresa e domande. Ai carabinieri, intervenuti per verificare il loro stato di salute, la coppia ha risposto serenamente: «Siamo partiti per un breve viaggio. Ora siamo stanchi».

Il matrimonio e la sparizione

La coppia, sposatasi il 25 ottobre, era improvvisamente sparita il 29 ottobre. Solo il 3 novembre, domenica mattina, i due sono ricomparsi presso l’abitazione dei nonni paterni a Frattamaggiore (Napoli), dove avevano lasciato i figli, di sette mesi e sette anni. Da qui, dopo aver ripreso il neonato, sono tornati nella loro casa di Cesa in auto, dove sono stati raggiunti dal figlio maggiore.

Il motivo dell’allontanamento

Nonostante le circostanze insolite, resta incerto il motivo di questa scomparsa. Potrebbe trattarsi di un veloce viaggio di nozze, anche se le autorità non escludono altre ipotesi. La Procura di Napoli Nord sta valutando eventuali implicazioni legali, ma al momento è improbabile che venga formalizzata un’accusa di abbandono di minore. Nel frattempo, il sindaco di Cesa Enzo Guida ha richiesto un’indagine dei servizi sociali per chiarire eventuali responsabilità della coppia nella custodia dei bambini.

L’intervento delle autorità

Dopo essere tornati a casa, Maria e Pietro hanno dovuto rispondere alle domande dei carabinieri di Frattamaggiore, chiamati in causa dalla denuncia di scomparsa che aveva attivato le ricerche. Gli inquirenti stanno raccogliendo informazioni per comprendere le azioni della coppia. Pare che i due abbiano raggiunto Napoli a piedi per poi prendere un treno, la cui destinazione resta al momento riservata.

Le comunicazioni e il dubbio di una telefonata

Un dettaglio curioso emerge da una presunta telefonata di Maria, che avrebbe chiamato la cognata martedì pomeriggio, alle ore 17, per ricordarle di prendere il figlio a calcetto. Tuttavia, la cognata nega di aver ricevuto quella telefonata, aggiungendo un ulteriore elemento di incertezza alla vicenda.

Gli interrogativi aperti

Al momento, non sembrano esserci indizi di problemi economici o situazioni di minaccia per Maria e Pietro, rispettivamente impiegati come vigilante e collaboratrice in una ditta di pulizie. Resta dunque il dubbio sulle reali ragioni dell’allontanamento. Solo la coppia, eventualmente, potrà fornire risposte definitive.

Le parole del sindaco: “Avevano paura”

Il sindaco di Cesa, Enzo Guida, che aveva celebrato il matrimonio di Pietro e Maria con entusiasmo e spirito comunitario, ha espresso parole di sollievo accompagnate da una velata inquietudine: «Siamo contenti che siano tornati dai loro bambini. Ieri avevo chiesto a Pietro e Maria di rivolgersi alle forze dell’ordine, nel caso in cui la loro fuga fosse stata motivata da qualche paura, da un’ansia generata dalla presenza o dalle azioni di qualcuno. E l’hanno fatto».

Le dichiarazioni del primo cittadino, pur mantenendo un tono cauto, lasciano intravedere la possibilità che dietro la scomparsa della coppia vi siano ragioni ancora non chiarite, forse legate a pressioni o situazioni di tensione. Non è escluso che Pietro e Maria si siano trovati in una situazione percepita come potenzialmente pericolosa o che abbiano avuto la sensazione di essere nel mirino di qualcuno. Le loro azioni, dall’improvviso allontanamento al ricorso alle forze dell’ordine, potrebbero suggerire l’esistenza di un contesto nascosto, in cui la paura di un rischio non ancora definito abbia giocato un ruolo determinante.

Nel silenzio che circonda questa vicenda, si potrebbero celare dinamiche complesse e risvolti delicati, eppure l’intervento del sindaco sembra indirizzare l’attenzione su una possibile minaccia non del tutto definita. Il ritorno a casa della coppia è sicuramente un elemento positivo, ma il fatto che abbiano deciso di chiedere aiuto agli inquirenti lascia aperto uno spiraglio di dubbio: ci potrebbe essere qualcuno o qualcosa che ha generato inquietudine, un pericolo percepito che potrebbe andare ben oltre le apparenze.

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Ultimo Aggiornamento: 04/11/2024 11:49

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