La Roma subisce un nuovo stop in Serie A perdendo 3-2 in trasferta contro il Verona, accentuando così una crisi che mette fortemente in dubbio la permanenza di Juric sulla panchina giallorossa. Dopo 11 giornate, i capitolini scivolano in undicesima posizione con soli 13 punti, mentre i gialloblù di Zanetti salgono al dodicesimo posto con 12 punti.
Il racconto della partita
La Roma inizia aggressiva, con Dovbyk che tenta subito la conclusione al 2’, ma la palla finisce fuori. Al 12′, un gol di Zalewski viene annullato per fuorigioco: partito in posizione irregolare, l’esterno mette in rete, ma il VAR corregge la decisione. Un minuto dopo, il Verona passa in vantaggio con un errore di Zalewski in disimpegno che consente a Tengstedt di battere a rete, firmando l’1-0.
La Roma non si arrende e al 28′ trova il pareggio con Soulé: dopo una respinta, la palla arriva a Zalewski che crossa al centro, dove l’argentino realizza quasi di tacco l’1-1. La gioia del pareggio dura poco, perché al 34′ il Verona torna avanti con Magnani, che sugli sviluppi di un corner svetta su tutti e batte Svilar di testa.
Secondo tempo: pareggio e beffa finale
Nella ripresa, i giallorossi trovano il 2-2 all’8’ con Dovbyk: cross di Celik dalla destra, l’ucraino si scontra con Magnani e, grazie all’ultimo tocco dell’ex Girona, insacca. Entrambi gli allenatori operano una serie di cambi tattici per spostare l’equilibrio: Juric inserisce Dybala e El Shaarawy, ma il colpo decisivo arriva dai padroni di casa.
Al 43′, il Verona segna il gol partita con Harroui, che raccoglie l’assist di Livramento e supera ancora Svilar. Finale teso per i gialloblù che chiudono in dieci uomini a causa dell’espulsione di Livramento per un brutto intervento su El Shaarawy al quinto minuto di recupero.
La classifica si complica per la Roma
La Roma, con tre sconfitte nelle ultime quattro gare, si trova ora in una posizione critica, mentre per il Verona questa vittoria rappresenta una boccata d’ossigeno dopo una serie di tre sconfitte consecutive. La situazione della panchina di Juric resta tesa, con l’undicesimo posto in classifica che potrebbe non essere sufficiente per garantirgli la fiducia della dirigenza nelle prossime settimane.