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Elezioni Usa, clima di guerriglia. Tre Stati allertano la Guardia nazionale, rischio di rivolte

Pubblicato: 04/11/2024 15:48
Trump

Mentre gli Stati Uniti si preparano alle elezioni presidenziali di domani, un clima di tensione senza precedenti si diffonde nel Paese. L’allarme sicurezza è al massimo livello: tre Stati – Washington, Oregon e Nevada – hanno mobilitato la Guardia Nazionale, pronti a fronteggiare il rischio di disordini e proteste che potrebbero esplodere all’indomani del voto. La capitale stessa è blindata, con barriere di difesa erette intorno a luoghi simbolici come la Casa Bianca e Capitol Hill, in un’atmosfera di attesa che ricorda le elezioni in un Paese in guerra.

Barriere e Difese Intorno alla Casa Bianca e a Capitol Hill

Nel weekend, barriere alte 2,5 metri sono state montate intorno alla Casa Bianca, Capitol Hill e al Naval Observatory, residenza della vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris. Il Secret Service ha disposto protezioni anche intorno al centro congressi di West Palm Beach, dove Donald Trump ospiterà un ricevimento elettorale. Sebbene le autorità rassicurino che non c’è notizia di minacce specifiche, le misure straordinarie riflettono un senso di allerta che attraversa tutto il Paese.

Questo scenario di difesa estrema si colloca in un contesto preciso. Il Paese appare diviso e frammentato come forse mai nella sua storia contemporanea. La memoria degli scontri durante le proteste razziali del 2020 e dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 è ancora viva nella coscienza degli americani. Proprio per questo, molti commercianti dell’area intorno alla Casa Bianca stanno sigillando le proprie vetrine con assi di legno, nel timore che la violenza possa esplodere incontrollata.

I Sondaggi: Sfida all’Ultimo Voto

La competizione tra Donald Trump e Kamala Harris si fa serrata, con i sondaggi che li vedono in un sostanziale testa a testa. Trump sembra aver guadagnato terreno in Stati chiave come Pennsylvania e Arizona, mentre Harris è in vantaggio in Iowa. Situazione ancora meno definita in Nevada, North Carolina e Wisconsin, dove i contendenti appaiono divisi da pochi decimali. Intanto, già la metà degli elettori americani ha votato in anticipo, un dato che riflette l’elevata partecipazione e l’interesse con cui il popolo americano sta affrontando questa scelta storica.

Preoccupazione e Misure Straordinarie

Quella che normalmente sarebbe una vigilia elettorale caratterizzata da entusiasmo e aspettative è ora pervasa da un’atmosfera cupa e nervosa. Eric Jones, rappresentante dei proprietari di edifici di Washington, ha espresso le sue preoccupazioni: “In città c’è tensione. Anche se non ci aspettiamo gli stessi disordini del 6 gennaio, c’è un’aria di paura palpabile“. Le precauzioni eccezionali prese in molte aree sembrano confermare che, per queste elezioni, la posta in gioco è così alta da mettere a rischio la coesione nazionale.

L’America si trova dunque alla vigilia di un giorno fondamentale per il suo futuro, con una sfida che non si gioca solo alle urne, ma anche nella gestione della sicurezza pubblica. L’esito delle elezioni influenzerà non solo il futuro politico del Paese, ma anche la capacità delle sue istituzioni di garantire stabilità e ordine in un momento di profonda divisione sociale e politica.

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