A San Sebastiano al Vesuvio, migliaia di persone si sono radunate per ricordare Santo Romano, il 19enne ucciso con un colpo di pistola al petto da un ragazzo più piccolo di lui con un folle gesto privo di senso. In piazza c’era anche la madre di Santo, distrutta dal dolore, ma ferma nella sua richiesta di giustizia. “Se io uccido consapevolmente devo pagare. Fino all’ultimo dei miei giorni”, ha detto la donna dopo essersi spostata all’interno del Municipio, mentre all’esterno la folla invocava il nome di suo figlio.
Santo Romano, come racconta sua madre, era un ragazzo umile e sempre circondato da amici che oggi si si sono stretti intorno alla famiglia per sostenerla in questo momento drammatico. Nonostante la tragedia, la donna continua a parlare del figlio al presente, segno di un legame che nemmeno la morte può spezzare. “Non so come si fa a vivere senza un figlio. Sono una di quelle mamme che guarda i figli tutti i giorni, perché per una mamma un figlio non cresce mai”.
Il grido di dolore della mamma
La mamma di Santo ha voluto lanciare un monito a tutti i genitori: “Com’è possibile che un ragazzo di 16 anni esca con la pistola? Dove stava la mamma?”. La domanda non è solo retorica: è un richiamo a una responsabilità più ampia, che va oltre il singolo caso e tocca la società intera. A raccontare questo dramma è stata Gaia Martignetti di Fanpage, che ha seguito la vicenda e riportato le parole della madre di Santo.
Santo Romano, spiega la madre, è morto cercando di fare la cosa giusta, nel tentativo di pacificare una situazione di conflitto. “Li ho cresciuti da sola, perché mi sono separata che ero piccola. Eravamo una forza io e i figli miei. Una settimana prima parlavamo del 15enne che era morto a Napoli. Ho sempre detto ai miei figli, qualsiasi cosa succeda, girate le spalle e andate. La vostra vita vale di più di questo. Mio figlio quella sera non ha litigato con nessuno. Stava cercando di mediare per la pace. Perché questo ho insegnato ai miei figli”: che non si può perdere la vita”. Un insegnamento di valore, che si è scontrato con la brutalità di un mondo giovanile sempre più violento e fuori controllo.
“Mio figlio è morto da eroe”
“Mio figlio è morto da eroe per aiutare un amico”, ha concluso la donna, mentre fuori continuavano a levarsi i cori in memoria di Santo. Quello della mamma del ragazzo è stato un grido di dolore e un appello alla giustizia, ma anche un forte messaggio a tutti i genitori e alla società, con la speranza che nessun’altra madre debba più vivere un dolore così immenso.