Grande tensione al Parlamento europeo. Oggi si aprono le audizioni per il voto dell’aula sui 26 commissari designati da Ursula von der Leyen, un passaggio fondamentale per il nuovo esecutivo della Commissione Europea. Non si tratta di una formalità, ma di un vero e proprio esame, con votazione finale su ciascun candidato, e il rischio di bocciatura è concreto per almeno un paio di loro. Tra i profili in bilico c’è anche quello di Raffaele Fitto, rappresentante italiano e fra i sei vicepresidenti esecutivi designati.
Fitto in Bilico, ma avrà il Sostegno della Destra
Raffaele Fitto, esponente del gruppo Ecr proposto dal governo italiano, non potrà contare sul sostegno di socialisti, liberali, Verdi e Sinistra, che si oppongono alla sua nomina nella Commissione. Nonostante questo, la posizione di Fitto sembra relativamente sicura, grazie ai voti del Partito Popolare Europeo, dell’Ecr e della destra dei Patrioti.
Questa maggioranza risicata dovrebbe garantire il suo passaggio, ma apre a considerazioni di tipo politico. Il sostegno della destra estrema, inclusi i voti di partiti come l’Afd tedesco, sta alimentando un acceso dibattito, e mette in luce le contraddizioni della coalizione che sostiene von der Leyen.
Altri Commissari a Rischio: Ungheria e Malta nell’Occhio del Ciclone
Oltre a Fitto, altri candidati sono a rischio bocciatura. L’ungherese Oliver Varheliy, commissario uscente vicino al premier Viktor Orbán, è sotto pressione per le sue posizioni ritenute anti-Ue e filoputiniane. Anche il maltese Glenn Micallef potrebbe incontrare difficoltà a causa di un curriculum considerato debole per il ruolo.
Tra i nomi traballanti spiccano anche quelli della rumena Roxana Minzatu, recentemente eletta al Parlamento europeo, e della slovena Marta Kos, la cui posizione appare meno sicura di altre. La possibilità di una bocciatura per uno o più di questi candidati potrebbe far slittare l’insediamento della Commissione von der Leyen, posticipandolo a inizio 2025. Sarebbe uno smacco clamoroso per la neoeletta Presidente della Commissione.
L’Equilibrio Politico della Commissione von der Leyen
Il nuovo esecutivo europeo, disegnato attorno alla figura di von der Leyen, è stato criticato per un assetto fortemente centrato sulla presidente, tanto che alcuni lo hanno definito “Ursulacentrico”. Il rischio di bocciature e possibili intoppi nella composizione della squadra rappresentano un potenziale colpo alla sua immagine.
E mentre l’equilibrio politico resta complesso, alcuni governi nazionali potrebbero sfruttare l’occasione per mostrare il proprio peso in un’Unione Europea sempre più fragile nei suoi meccanismi di rappresentanza. I prossimi giorni saranno quindi decisivi: vedremo se la presidente della Commissione riuscirà a comporre la sua squadra senza troppe modifiche o se, al contrario, sarà costretta a fare concessioni per mantenere l’unità tra i vari schieramenti.