La tragica scomparsa di Claudia Cocchetti ha scosso profondamente il Bresciano. La giovane di 32 anni è morta in un incidente stradale sulla Strada provinciale 237 del Caffaro, a Barghe. A causare il drammatico sinistro è stata una perdita di olio in curva che ha fatto perdere il controllo della moto su cui viaggiava con il compagno. Quest’ultimo era alla guida della BMW R1250 su cui si trovavano per quello che si è rivelato essere l’ultimo viaggio di Claudia.
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Secondo le prime ricostruzioni, la moto ha perso aderenza a causa di una vasta striscia oleosa sull’asfalto. Proprio quel maledetto olio che la donna aveva più volte denunciato pubblicamente, segnalando ripetutamente il pericolo sulle strade. Solo poche settimane prima dell’incidente, Claudia aveva mandato un ultimo messaggio ai giornali, riportato anche da Bresciatoday.it, in cui diceva: «Buongiorno, sono Claudia e sono quella che ha denunciato ai giornali il problema dell’olio sulle Coste, ancora nelle scorse settimane». Purtroppo, la sua voce è rimasta inascoltata e le conseguenze sono state devastanti.
L’inchiesta per omicidio stradale
La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale in seguito al tragico evento. Le indagini, condotte dalla polizia di Valsabbia, si sono concentrate sull’individuazione del responsabile della perdita di olio sulla strada. Con l’aiuto di un appello diffuso sui social media, gli agenti sono riusciti a risalire al motociclista coinvolto, che ha contattato le forze dell’ordine per spiegare la propria versione. Ha dichiarato di essersi accorto della perdita solo quando si è accesa la spia dell’olio, fermandosi poi per caricare la moto su un furgone e tornare a casa.