Alta tensione a Padova, nella mattinata di martedì 5 novembre, nel cantiere edile per la costruzione di uno studentato universitario all’ex convitto Sacro Cuore, nel quartiere Portello. Poco prima delle 8, tre operai egiziani sono saliti sulla gigantesca gru presente sul posto, raggiungendo la sommità ad oltre 40 metri di altezza, allo scopo di protestare contro il mancato pagamento degli ultimi due stipendi. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio dopo qualche ora.
Leggi anche: Valentin morto per il crollo di un muro in uno scavo: orrore sul lavoro
Già nei giorni scorsi il sindacato di categoria Fillea Cigl aveva definito la situazione dei mancati pagamenti come “intollerabile e che va avanti da troppo tempo tra inosservanza e violazione sistematica delle norme contrattuali, di salute e di sicurezza dei lavoratori impiegati nel cantiere, tutti immigrati”. Il sindacato aveva segnalato il tutto a carabinieri e polizia locale che avevano ispezionato il cantiere.
La cronaca di una giornata di tensione in cima alla gru
Una volta indossato caschetto e gilet catarifrangente, i tre operai egiziani sono saliti in cima alla gru con l’intenzione di restare lì fino a quando non gli fossero stati corrisposti gli stipendi dovuti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, la polizia locale e anche la polizia, che ha iniziato a trattare con i tre operai per convincerli a scendere. Poco dopo la Edilizia Novanta di Milano, impresa edile che aveva ricevuto un subappalto dalla «Gvg» di Roma (l’azienda vincitrice del bando di gara), ha accolto la richiesta di pagare a tutti i dipendenti lo stipendio di settembre.
Ma gli operai egiziani sono rimasti in cima alla gru per cinque ore e mezza, fino alle 13.30, quando sono scesi ottenendo poi a metà pomeriggio il versamento del compenso di ottobre. Ma non solo, perché l’Edilizia Novanta non sarà più tra le ditte all’opera nel cantiere dello studentato.