L’era dell’Hakuna Matata è finita. Per l’Europa, quel periodo di apparente leggerezza e spensieratezza, vissuto all’ombra della protezione americana, è diventato ormai una favola lontana. Come nel mondo di Simba, il giovane leone che fuggì da ogni responsabilità rifugiandosi in una giungla di sogni e di libertà, così l’Europa ha vissuto una lunga fase di “cucciolo”, protetta dai potenti artigli degli Stati Uniti. Ma ora è giunto il momento di tornare alla savana, di affrontare le sfide, di farsi carico del proprio destino.
Il “re” americano si è ritirato
Negli ultimi anni, con la spinta dell’isolazionismo che ha riportato Donald Trump sulla scena politica americana, gli Stati Uniti sembrano aver deciso di abbassare lo scudo che hanno a lungo tenuto aperto sull’Europa. L’America si chiude nei suoi confini, come un vecchio re che, stanco di battersi per terre lontane, si ritira nei suoi possedimenti. E così, senza più il potente “Re”, l’Europa si trova a dover rispondere alla chiamata del suo stesso destino.
Simba e la responsabilità del trono
In fondo, è come la storia del piccolo Simba, che abbandona la savana dopo la morte di Mufasa. “Hakuna Matata”, gli dicono Timon e Pumbaa, ed è facile seguire quella filosofia, allontanarsi dai doveri, lasciare che qualcun altro si occupi delle grandi questioni. Per decenni, l’Europa ha potuto fare lo stesso: impegnata nelle proprie battaglie interne, tra diversità culturali e interessi nazionali, ha spesso affidato agli Stati Uniti il ruolo di guida. Ma come Simba, anche l’Europa sente ora l’eco del suo passato, e capisce che deve tornare ad affrontare il futuro.
Costruire la forza di una nuova autonomia
L’Europa si risveglia, avverte il peso delle sfide che l’attendono e inizia a rispondere. In ambito militare, è giunto il tempo di sviluppare una difesa comune, di guardare oltre i vecchi confini e costruire una forza europea che non dipenda più da nessuno. Con iniziative come la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), gli stati membri dell’Unione Europea stanno gettando le fondamenta di una difesa pronta a sostenere le crisi future. Ma non solo: la consapevolezza che l’autonomia non è solo militare spinge l’Europa a cercare una propria strada anche in campo tecnologico. Dall’indipendenza sulle infrastrutture digitali, come una rete 5G autonoma, allo sviluppo di progetti sull’intelligenza artificiale, la nuova Europa si prepara ad affrontare il domani con le proprie forze.
Una scelta di responsabilità
In questa nuova era, l’Europa è chiamata a ritrovare la sua voce, a diventare un simbolo di sovranità e di identità politica. Le crisi internazionali, le nuove minacce, le tensioni economiche e sociali non aspettano più e richiedono un continente forte, pronto a riprendersi il ruolo che le spetta. Come Simba, l’Europa capisce che l’epoca dell’Hakuna Matata è giunta alla fine: ora deve reclamare il trono, guardare negli occhi il suo popolo e difendere la propria terra.