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Statali, le novità nel nuovo contratto (senza i sindacati). Settimana corta, aumenti e promozioni

Pubblicato: 07/11/2024 11:18

Contratto statali 2022/24: novità su aumenti, settimana corta e smart working

Il nuovo contratto per i dipendenti pubblici introduce importanti novità su aumenti salariali, smart working e settimana lavorativa corta. L’accordo coinvolge 193.851 dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, come Inps, Inail, Aci e altri. Va sottolineato come il rinnovo dell’accordo sia arrivato senza la firma dei Sindacati maggiori, Cgil e Uil, e dell’Usb.

Aumenti salariali e promozioni

L’accordo stabilisce un aumento medio di 165,85 euro lordi mensili per dipendente, con metà dell’incremento già anticipato attraverso la super-indennità di vacanza per il 2024. I nuovi importi a regime variano in base all’inquadramento:

  • 121,40 euro mensili per gli operatori,
  • 127,70 euro per gli assistenti,
  • 155,10 euro per i funzionari,
  • 193,90 euro per le elevate professionalità.

Per le posizioni organizzative con maggiori responsabilità, l’indennità può salire fino a 3.500 euro all’anno, contro i 2.600 euro precedenti. Sul fronte delle progressioni di carriera, il contratto estende fino a giugno 2026 la possibilità di avanzamento anche a chi non ha i titoli di studio richiesti dal nuovo ordinamento, prevedendo alternative basate sull’esperienza: laurea e 5 anni o diploma e 10 anni per diventare assistenti o funzionari.

Più smart working e buoni pasto

Lo smart working viene esteso con nuove possibilità di utilizzo, con la caduta dell’obbligo di “prevalenza” del lavoro in presenza: in alcuni casi, il lavoro da casa potrà superare il 50% del tempo d’impiego. Inoltre, i dipendenti in smart working avranno diritto ai buoni pasto, risolvendo così la disparità di trattamento che finora dipendeva dalle singole amministrazioni. Lo smart working entrerà anche nelle trattative integrative nazionali, con una raccomandazione di attivazione entro aprile di ogni anno.

Settimana lavorativa di 4 giorni

Il nuovo contratto introduce una sperimentazione della settimana corta di quattro giorni, mantenendo però le 36 ore settimanali: per ottenere questa flessibilità, i turni saranno estesi a 9 ore giornaliere, incluse le pause. La misura intende mantenere inalterati i livelli di servizio, il che la rende applicabile principalmente nelle amministrazioni senza rapporto diretto con il pubblico.

Age management e nuovi permessi

L’accordo include anche un ampliamento dei permessi per visite specialistiche e introduce meccanismi di age management, favorendo la collaborazione tra dipendenti senior e junior. Con l’età media degli statali in aumento e una maggiore possibilità di rimanere in servizio oltre i limiti di pensionamento, il contratto mira a promuovere un nuovo “patto intergenerazionale” per valorizzare le competenze e accompagnare i dipendenti verso una maggiore digitalizzazione.

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