Il vertice informale dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio europeo a Budapest si è rivelato un’importante occasione per Giorgia Meloni per fare il punto su vari temi di importanza primaria, ma a occupare le cronache è anche il duro scontro a distanza fra la Premier e la leader del Partito Democratico, Elly Schlein.
Leggi anche: Forza Italia, Piersilvio cambia tutto: la rivoluzione. Verso la discesa in campo?
Meloni, arrivata nella capitale ungherese per partecipare ai colloqui europei, ha affrontato questioni di grande rilevanza, dalle politiche commerciali all’autonomia dell’Unione Europea, ma non ha risparmiato pungenti osservazioni a chi la critica. Da parte sua, Schlein ci è andata giù pesante.
Meloni si è espressa senza remore sul tema dei diritti sindacali. Durante un intervento in diretta radiofonica, la Premier ha ironizzato sulla “sinistra al caviale” e ha difeso il governo, che, a suo dire, “difende meglio i diritti sindacali”. La battuta, letta come una frecciata a Schlein e al Pd, ha scatenato una pronta reazione da parte della segretaria del Partito Democratico, che ha risposto via social.
“Io di caviale non ne ho mai mangiato”, ha scritto la leader dei Dem. “Ma nemmeno posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino. Continueremo a stare al loro fianco”. Schlein ha poi lanciato una critica più incisiva, invitando Meloni a concentrarsi sul salario minimo, che il governo a suo parere ha negato a milioni di lavoratori italiani.
Meloni: “L’Europa deve trovare una quadra”
Intercettata dai giornalisti prima del vertice, Meloni ha anche affrontato diversi temi caldi, a cominciare dalla competitività dell’Europa. La leader di FdI ha sottolineato l’importanza di adottare politiche più efficaci per rilanciare l’economia. “L’Europa deve trovare una quadra e prendere le misure di se stessa”, ha dichiarato, insistendo sulla necessità di trovare soluzioni concrete. Non è mancata una dura reazione alle polemiche sui dazi: “Sembra che si scopra oggi qualcosa di cui si discute da mesi”, ha affermato, riferendosi ai dibattiti già aperti sulle politiche commerciali.
Meloni: “L’Italia deve essere più autonoma in difesa”
Un altro tema caldo durante il vertice è stato quello della difesa europea. Meloni ha sottolineato l’importanza di rendere l’Europa, e quindi anche l’Italia, più indipendente sul fronte della difesa, aumentando gli investimenti. “L’Europa deve riuscire a garantire la propria autonomia, anche investendo di più in difesa”, ha affermato. E ha aggiunto che occorre trovare le risorse necessarie per evitare di gravare ulteriormente sui cittadini italiani.
La posizione sull’immigrazione: “Molta solidarietà sulla questione dei Paesi sicuri”
Sulle politiche migratorie, la Premier ha fatto riferimento al protocollo Italia-Albania, sottolineando il “grande interesse” che la questione sta suscitando a livello europeo. La leader del centrodestra ha anche espresso preoccupazione per il dibattito sui “Paesi sicuri“, evidenziando i rischi che si corre nel considerare alcuni Paesi come non sicuri, il che potrebbe compromettere il controllo dell’immigrazione. “Siamo preoccupati perché le sentenze rischiano di minare ogni possibilità di gestire l’immigrazione legale e fermare quella illegale“.
Infine, Meloni ha ribadito la posizione dell’Italia riguardo alla guerra in Ucraina, sottolineando che i nostro Paese continuerà a supportare Kiev finché il conflitto sarà in corso: “Finché c’è una guerra, l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina“, ha affermato con decisione.