Viviamo in un mondo sempre più complesso, dove ogni questione viene portata agli estremi. Un mondo che ci vede sempre più divisi, incapaci di dialogo e di comprensione. In Corea del Sud, e ora con sempre maggiore risonanza anche negli Stati Uniti, sta prendendo piede un’organizzazione femminista radicale che fa della lotta al patriarcato il suo obiettivo principale: il Movimento 4B. E se nel Sud Est Asiatico sono presenti questioni che è urgente siano affrontate, fa pensare che questa protesta così estrema sia ora approdata in Occidente.
Il “4B” si basa su quattro principi fondamentali: no al sesso, no al matrimonio, no agli appuntamenti e no alla procreazione. Il movimento rappresenta una forma estrema di protesta contro le disuguaglianze di genere e il patriarcato. La sua diffusione fuori dai confini sudcoreani è stata incentivata da eventi come la vittoria di Donald Trump, che ha accentuato il senso di disillusione verso le politiche di genere negli Stati Uniti.
I Principi del Movimento 4B
Il nome “4B” deriva dalle iniziali delle parole coreane che riassumono i quattro rifiuti fondamentali di questo movimento: bisekseu (niente sesso), bichulsan (no alla procreazione), biyeonae (no agli appuntamenti) e bihon (no al matrimonio). Le donne che aderiscono al movimento adottano questi principi come stile di vita, rifiutando qualunque tipo di relazione romantica o sessuale con gli uomini. Non si tratta di una scelta di comodo o di un capriccio: è una protesta strutturata contro la mascolinità tossica e la sistematica discriminazione di genere.
L’Origine e lo Sviluppo del Movimento
Nato intorno al 2017-2018 tra i circoli femministi sui social in Corea del Sud, il movimento 4B ha preso forza durante la diffusione del movimento #MeToo. Quello che inizialmente era uno spazio virtuale per condividere esperienze di relazioni difficili è evoluto in una critica attiva contro la cultura patriarcale e contro il ruolo subordinato imposto alle donne nella società. In Corea, dove il conservatorismo sociale è ancora dominante, la battaglia per i diritti delle donne incontra grandi difficoltà.
Le disuguaglianze di genere sono infatti profondamente radicate nella struttura sociale e lavorativa. Secondo il Glass Ceiling Index di The Economist, la Corea del Sud si posiziona come uno dei Paesi peggiori per le donne che vogliono fare carriera, rendendo ancora più marcato il senso di frustrazione femminile. Questa situazione è aggravata dalla percezione della questione tra la popolazione maschile: in un sondaggio del 2019, il 60% degli uomini coreani sotto i 30 anni riteneva che la discriminazione di genere non fosse un problema reale.
Le Ragioni Dietro il Successo del 4B
Le difficoltà incontrate dalle donne sudcoreane nel mondo del lavoro e nella società hanno spinto sempre più persone ad aderire al movimento. Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha negato apertamente l’esistenza di una reale disuguaglianza di genere e ha criticato il femminismo, schierandosi contro il Ministero per l’Uguaglianza di Genere durante la sua campagna elettorale. L’elezione di Yoon, sostenuta in larga parte da uomini, ha inasprito le tensioni di genere nel Paese e ha rafforzato la convinzione tra le donne che una rinuncia agli uomini e alle relazioni romantiche sia l’unica via di fuga da un sistema discriminatorio.
La Diffusione del Movimento 4B negli USA: c’entra anche Trump
Il movimento 4B ha iniziato a espandersi anche Oltreoceano, soprattutto negli Stati Uniti, dove la disillusione di molte donne verso le politiche di genere si è accentuata con la vittoria di Trump. L’idea di rifiutare relazioni con gli uomini si è diffusa come segno di resistenza contro una cultura percepita come oppressiva.