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Tamponamento in autostrada, il rogo dopo lo schianto: muore imprigionato nelle fiamme

Pubblicato: 08/11/2024 07:41

Non c’è stato il tempo necessario per estrarlo dall’auto. In un brevissimo lasso di tempo, la Peugeot 508 noleggiata ha preso fuoco. Della vettura resta solo la carcassa, mentre dell’autista rimane ben poco. Il tragico evento è accaduto in mattinata sul raccordo autostradale tra A1 e A14, nei pressi di Borgo Panigale, al chilometro 4 in direzione sud. Nello stesso punto, nel agosto del 2018, era esplosa una cisterna contenente Gpl.
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Secondo le ricostruzioni fornite dalla polizia stradale, che è intervenuta subito con i vigili del fuoco, in quel momento c’erano solitamente delle code nel tratto in questione: l’auto ha ripreso il movimento e probabilmente il conducente ha perso di vista il fatto che il camion davanti a lui aveva ripreso a frenare. Nel tamponamento, la Peugeot è rimasta incastrata sotto il mezzo pesante, e subito dopo è iniziato l’incendio. L’allerta è scattata in brevissimo tempo, anche perché i testimoni non hanno visto persone uscire dall’abitacolo. Anche il camion, che trasportava alimenti, ha preso fuoco: il conducente, un trentaseienne, è riuscito a staccare la motrice, abbandonando il rimorchio e riportando così scampo.

Il camionista ha riferito agli agenti di aver udito il forte botto per poi vedere le fiamme. Solo dopo l’arrivo dei vigili del fuoco, una volta spento l’incendio, è stato possibile recuperare il corpo dell’automobilista. I soccorritori hanno lavorato a lungo per verificare la presenza di un eventuale secondo passeggero, ipotesi poi rivelatasi infondata. Il corpo recuperato era irriconoscibile sul posto. Grazie a quello che rimaneva dell’auto, si è scoperto che la Peugeot era stata noleggiata dalla Unipol di Trento. L’ultimo in possesso del veicolo risulterebbe essere un sessantaduenne pugliese, ma non è ancora chiaro se fosse lui al volante al momento dell’incidente e se quindi sia lui la vittima. Saranno necessari ulteriori accertamenti, incluso l’eventuale esame del DNA.

È altrettanto impossibile determinare se l’uomo sia deceduto all’istante a causa dell’impatto o se sia rimasto intrappolato e sia poi stato ucciso dalle fiamme. Si tratta di circostanze complesse da chiarire, vista la situazione sull’asfalto dopo l’incidente. Un lavoro arduo è spettato ai vigili del fuoco, intervenuti con più squadre, compresa un’autogru, impegnati per ore a rimuovere i veicoli e a ripulire la strada, per liberarla. Il raccordo di Casalecchio, chiuso subito dopo l’incidente, è stato riaperto intorno alle 15:30. Il sinistro e la chiusura dell’autostrada per permettere ai soccorsi di ripristinare le condizioni di sicurezza hanno avuto forti ripercussioni sul traffico, influenzando la circolazione in autostrada, così come sulla tangenziale e nelle strade della zona ovest della città, dove per ore il traffico è stato molto rallentato.

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