L’uccisione di un giovane di diciotto anni riaccende le tensioni sulla gestione della sicurezza in Italia, con un duro scontro tra lo scrittore Roberto Saviano e il partito Fratelli d’Italia (Fdi). Saviano, attraverso i suoi canali social e nelle dichiarazioni alle agenzie, accusa il governo di non aver fatto abbastanza per contrastare la criminalità e afferma il “fallimento del modello Caivano”, fortemente promosso dal governo.
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Saviano: “Il governo tace, è un fallimento”
Saviano esprime il proprio dissenso, sottolineando come il governo “parli solo di repressione senza attuare misure concrete.” Lo scrittore richiama i recenti episodi violenti che hanno colpito giovani come Emanuele Tufano, Santo e ora Arcangelo, il diciottenne ucciso, che sarebbero parte di una crisi più ampia legata alla criminalità organizzata. Saviano sostiene che la situazione a Napoli somigli sempre più a quella di città ad alta concentrazione criminale come Città del Messico o Istanbul, dove i giovani vengono reclutati da organizzazioni criminali in un contesto di “paranza”, termine utilizzato dallo scrittore per descrivere gruppi di adolescenti coinvolti in attività illecite.
“Arcangelo postava contenuti romantici sui social, era un ragazzo normale prima di diventare una vittima di questo sistema,” afferma Saviano, ribadendo che la criminalità offre una scorciatoia per il rispetto e la “durezza” in una realtà in cui è sempre più difficile trovare lavoro regolare.
La risposta di Fratelli d’Italia: “Saviano sciacallo senza dignità”
Alla dura accusa di Saviano, Fratelli d’Italia ha risposto in modo altrettanto forte, pubblicando una nota su X (ex Twitter) e schierando alcuni esponenti parlamentari per ribattere. Il vicepresidente di Fdi in Senato, Salvo Sallemi, ha dichiarato che la “Gomorra di Saviano” avrebbe contribuito a creare un clima di emulazione tra i giovani, alimentando quel mondo criminale che oggi cerca di combattere. Secondo Sallemi, il governo di Giorgia Meloni sta cercando di affrontare seriamente il problema attraverso misure mirate come il “modello Caivano”.
Le critiche di Sallemi vengono rafforzate da altre voci nel partito, tra cui Sergio Rastrelli e Antonio Iannone, commissario di Fdi in Campania, i quali ritengono che le narrazioni di Saviano non solo non aiutino, ma addirittura abbiano contribuito all’aggravarsi della situazione attuale.
Tensione sul fronte politico
Questa polemica mette in evidenza le differenti visioni politiche sulla sicurezza giovanile e sulla gestione della criminalità organizzata. Da una parte, Saviano denuncia l’inefficacia delle misure governative; dall’altra, Fratelli d’Italia difende le proprie iniziative, criticando l’influenza che lo scrittore avrebbe avuto sulla situazione in Campania.
Il dibattito resta acceso e riflette una profonda spaccatura politica su temi cruciali come la sicurezza, il futuro delle nuove generazioni e il ruolo delle narrazioni culturali nella percezione della criminalità.