WASHINGTON – L’elezione di Donald Trump apre una nuova fase nella politica estera americana, soprattutto in relazione al conflitto in Ucraina. Sebbene non sia ancora chiaro quale strada specifica verrà percorsa, emerge l’intenzione di promuovere una strategia diplomatica che coinvolga il dialogo con la Russia. Tuttavia, fonti vicine al presidente eletto assicurano che il sostegno degli Stati Uniti a Kiev resterà saldo.
Secondo il Wall Street Journal, i collaboratori di Trump stanno esplorando varie opzioni, tra cui la creazione di una zona demilitarizzata di centinaia di chilometri e un potenziale stop all’adesione di Kiev alla Nato in cambio di un impegno americano nella difesa dell’Ucraina. Tuttavia, Trump avrebbe espresso la volontà di non adottare decisioni unilaterali, lasciando aperta la possibilità di coinvolgere direttamente Kiev.
La svolta verso i negoziati
Una delle differenze principali rispetto alla gestione Biden riguarda la determinazione di Trump a dare una chance ai negoziati, chiedendo inoltre un maggiore coinvolgimento da parte dei paesi europei. I costi del conflitto, secondo fonti vicine al presidente eletto, non dovrebbero pesare esclusivamente sui contribuenti americani. La fine dei fondi approvati per l’Ucraina prevista a gennaio 2025 renderà necessaria una revisione del sostegno, con un nuovo Congresso che richiederà un cambio di strategia per continuare a finanziare il conflitto.
Incontro con Zelensky e Musk, il peso di Starlink
Un colloquio tra Trump e il presidente ucraino Zelensky si è tenuto mercoledì scorso, con la presenza anche di Elon Musk, proprietario di Starlink, che fornisce connettività Internet alle forze ucraine sul campo. La conversazione, durata 25 minuti, è stata giudicata positiva da entrambe le parti, confermando che gli Stati Uniti non abbandoneranno l’Ucraina.
Trump e la volontà di negoziare
Il desiderio di Trump di promuovere i negoziati è sostenuto da diverse figure chiave del suo entourage, tra cui il generale Keith Kellogg e Richard Grenell, ex ambasciatore in Germania, il quale ha sottolineato che Trump userà “minacce credibili” e sfrutterà l’economia come leva, ad esempio rilasciando sul mercato grandi quantità di petrolio e gas per indebolire economicamente la Russia.
La strategia di Trump si basa anche sull’apertura di un canale diretto con il Cremlino, pratica che, secondo Grenell, Biden non avrebbe mai adottato durante il suo mandato. Prima di qualsiasi piano di pace, l’ex ambasciatore insiste sulla necessità di ricostruire un dialogo diretto con Mosca.
Rinvio nel processo per l’assalto a Capitol Hill
Nel frattempo, la giudice Tanya Chutkan ha sospeso le procedure del processo per l’assalto a Capitol Hill su richiesta del procuratore speciale Jack Smith, annullando le scadenze pre-processuali.
Trump sembra determinato a spingere verso una risoluzione diplomatica del conflitto in Ucraina, mantenendo però ferme alcune linee rosse per non compromettere il sostegno a Kiev, rassicurando alleati e opinione pubblica sulla serietà dell’impegno americano.