Perugia, 10 novembre 2024 – La polizia di Perugia ha fermato un minorenne di 17 anni, considerato responsabile dell’omicidio di Salvatore Postiglione, 57 anni, dipendente di una ditta di edilizia. L’uomo era stato trovato in fin di vita nel parcheggio della zona industriale di Foligno il 7 novembre scorso, con numerose ferite da arma da taglio sul corpo. Nonostante il tentativo di trasportarlo in ospedale, Postiglione è deceduto poco dopo.
Indizi e perquisizioni: prove decisive contro il 17enne
Durante una perquisizione in casa del minorenne, la polizia ha rinvenuto abiti e scarpe intrisi di sangue, presumibilmente utilizzati durante l’aggressione. Sequestrato anche un monopattino che, secondo le indagini, sarebbe stato usato dal giovane sia per raggiungere la zona dell’omicidio sia per fare ritorno a casa.
L’azione della Polizia è stata coordinata dal procuratore del Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, Flaminio Monteleone, che ha autorizzato il fermo basandosi su gravi indizi di colpevolezza. Contro il giovane è stato emesso un decreto di fermo per i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e di porto e detenzione di oggetti atti a offendere.
Ricostruzione dell’omicidio e delle indagini
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Perugia e dal commissariato di Foligno, hanno beneficiato di supporto tecnico e analisi delle immagini di videosorveglianza. Gli investigatori hanno accertato che l’aggressore si è appostato in via Louviere, luogo di ritrovo degli operai della ditta edile prima di partire per i cantieri di Perugia e Nocera Umbra. Secondo le telecamere, il sospetto ha atteso l’arrivo della vittima per poi compiere l’aggressione.
Il percorso di fuga del minore è stato seguito fino a piazza Ubaldi, nel centro storico di Foligno, dove il giovane è riuscito a far perdere le proprie tracce. Le descrizioni fornite dai residenti della zona hanno infine permesso agli investigatori di identificare il 17enne, le cui caratteristiche fisiche corrispondevano a quelle dell’aggressore ripreso dalle telecamere.
I legami con l’ambiente lavorativo
Secondo le prime ricostruzioni, il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a questioni interne all’ambiente di lavoro, dato che il giovane aveva prestato servizio nella stessa ditta edile fino allo scorso ottobre. Gli investigatori stanno approfondendo eventuali tensioni o conflitti che potrebbero aver contribuito a scatenare l’atto violento.
Il caso del 17enne accusato dell’omicidio di Salvatore Postiglione mette in luce dinamiche tragiche all’interno di un ambiente lavorativo e solleva interrogativi sui motivi che hanno spinto un giovane a compiere un atto tanto violento. Le indagini proseguono per chiarire il movente e per raccogliere ulteriori elementi a sostegno dell’accusa.