Un potente terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito l’isola di Cuba alle ore 18 italiane di domenica 10 novembre, come confermato dai geologi statunitensi. Il sisma, che ha avuto origine a 9 miglia sotto l’oceano e a circa 22 miglia dalla costa di Bartolomé Maso nella provincia di Granma, ha causato ingenti danni strutturali e momenti di forte panico tra la popolazione locale.
Nessun allarme tsunami ma danni diffusi e crolli
Nonostante l’intensità del sisma, non è stato emesso alcun allarme tsunami per la regione caraibica. Tuttavia, le immagini giunte dai social media mostrano danni diffusi e il crollo di numerosi edifici, che hanno spinto migliaia di persone a riversarsi per le strade in preda alla paura. Molte aree urbane sono state invase dalla polvere causata dai crolli parziali degli edifici, aumentando il senso di tensione tra i cittadini.
La scossa avvertita fino a Miami e registrata dai sismografi italiani
L’onda sismica si è propagata per centinaia di chilometri, fino a essere percepita nella città statunitense di Miami, in Florida, dove alcuni residenti hanno avvertito il tremore a causa delle caratteristiche geologiche del territorio. A testimonianza della potenza del sisma, anche in Italia, a distanza di tre ore, alcuni sismografi hanno rilevato le onde sismiche associate all’evento cubano.
Un precedente di magnitudo 5.9
Il terremoto di magnitudo 6.8 è stato preceduto poche ore prima da una scossa preliminare di magnitudo 5.9 sulla scala Richter, avvenuta nella stessa area. Al momento, non sono ancora giunte informazioni ufficiali su eventuali vittime o persone disperse, ma il timore tra la popolazione rimane elevato, mentre le squadre di soccorso sono al lavoro per valutare l’entità dei danni e garantire la sicurezza dei cittadini.