Nel tentativo di combattere l’evasione fiscale e di incrementare le entrate statali, il governo ha introdotto alcune misure stringenti nella nuova legge di bilancio. Da un lato, si promuove un “Fisco amico” attraverso il concordato preventivo biennale, mentre dall’altro si impone un controllo più rigido su registratori di cassa e metodi di pagamento elettronici. Le nuove disposizioni puntano a migliorare la tracciabilità delle transazioni commerciali, contrastando l’omissione della registrazione fiscale.
Registratori di cassa collegati ai Pos dal 2026
Una delle principali novità è l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2026, di collegare i registratori di cassa ai POS e alle app di pagamento utilizzate dai clienti. Come descritto nell’articolo 9 della manovra, lo “strumento hardware o software mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici” deve essere sempre connesso al dispositivo di registrazione dei corrispettivi. In questo modo, le transazioni verranno registrate e trasmesse automaticamente all’Agenzia delle Entrate, rendendo più difficile per i commercianti evitare di emettere gli scontrini fiscali. Questa misura mira a recuperare almeno una parte dei 50 milioni di euro di IVA non versata sui pagamenti elettronici.
Altre restrizioni interessano le spese di trasferta e di rappresentanza per le imprese. Affinché possano essere deducibili, le spese dovranno essere effettuate tramite carta o altri strumenti tracciabili come bonifici bancari. Inoltre, dal 1° gennaio 2025, anche le piattaforme che gestiscono affitti brevi dovranno comunicare al Fisco un codice identificativo per ogni immobile, sia nelle dichiarazioni dei redditi che nelle certificazioni uniche.
Controlli sulle rendite catastali per beneficiari del Superbonus
Il governo ha previsto anche un’azione di verifica per chi ha usufruito del superbonus senza aggiornare i valori catastali degli immobili. Questo aggiornamento non solo permette una maggiore equità fiscale ma aumenta le entrate dei Comuni, dato che le rendite catastali influenzano l’IMU per le seconde case e la tassa sui rifiuti per tutti gli immobili.
Per le piccole imprese e le partite IVA, il concordato preventivo biennale rappresenta uno strumento per accordarsi anticipatamente con il Fisco sulle proprie entrate per un periodo di due anni. Questa misura, conclusasi il 31 ottobre con un gettito di circa 1,3 miliardi di euro, potrebbe essere riaperta per raggiungere l’obiettivo di 2 miliardi. Il senatore Dario Damiani ha dichiarato che i risultati della prima fase sono stati incoraggianti e ha annunciato la possibilità di una fase due fino al 10 dicembre.
Meloni: “Record di somme recuperate dall’evasione”
La premier Giorgia Meloni ha sottolineato il successo del governo nella lotta all’evasione, attribuendo i risultati positivi alla progressiva attuazione della riforma fiscale. “Registriamo un incremento record delle entrate tributarie e delle somme recuperate all’evasione”, ha dichiarato la presidente del Consiglio durante un incontro con le parti sociali.