Il video virale della dottoressa Tania Elliot ha riacceso l’attenzione sui potenziali rischi dei bisfenoli, come il BPA, presenti nelle ricevute in carta termica. Sebbene l’argomento possa sembrare nuovo per molti, i rischi legati al contatto con queste sostanze sono documentati da tempo. I bisfenoli agiscono come interferenti endocrini, cioè sostanze che possono alterare il sistema ormonale e influire sul metabolismo, sulla crescita e sulla riproduzione. Il BPA, nello specifico, viene facilmente assorbito dalla pelle e può entrare nel flusso sanguigno, motivo per cui evitare il contatto frequente può essere una buona abitudine.
@drtaniaelliott Don’t touch this! ✋🏼 Most receipts use thermal paper containing bisphenols, or BPA, and they are easily absorbed into the bloodstream. ☠️These chemicals are toxic, and a study showed 80% of receipts contain toxic BPA. 🫁What do these chemicals do to your body? They’re the famous hormone disruptors, which could impact fertility, hormone balance, and increased risk of certain cancers. Instead just opt for an email receipt! 🧾 #doctor #receipt #didyouknow #learnontikok #toxic #hormoneimbalance ♬ original sound – drtaniaelliott
Gli studi, però, confermano quanto dichiarato da Elliott. “La maggior parte delle ricevute utilizza carta termica — spiega la dottoressa — contenente bisfenoli o BPA, e vengono facilmente assorbiti nel flusso sanguigno. Non voglio essere allarmista ma è meglio optare per una ricevuta via email”.
“La vera tossicità è il costo della spesa” ironizza qualcuno sui social; “Per questo motivo, vado sempre a fare la spesa con un paio di pinze”, sdrammatizza qualcun altro. Non sono mancate le lamentele: da chi dice che tutto è diventato pericoloso, a chi lavora in negozi ed è costretto a toccare ricevute tutto il giorno: “Lavoro come cassiere: sono spacciato?”. Per i lavoratori esposti, come i cassieri, la questione può sembrare ancora più preoccupante, ma gli esperti suggeriscono piccoli accorgimenti che possono aiutare: evitare di toccarsi il viso dopo aver maneggiato scontrini, lavarsi le mani frequentemente e, quando possibile, optare per ricevute digitali.
L’analisi del 2018 di HealthyStuff.org conferma l’elevata presenza di bisfenoli nella carta termica, indicando che questo tipo di contaminazione è ampiamente diffuso. Non bisogna però allarmarsi: secondo i medici, essere a conoscenza della tossicità di questi materiali, potrebbe semplicemente aiutarci ad avere qualche precauzione in più.