La storia di Katelyn Elizabeth Yates è straordinaria: quella che sembrava una semplice visita medica per un mal di gola persistente si è rivelata una gravidanza plurigemellare, di ben 4 bimbi. La giovane, di appena vent’anni, e il suo compagno Julian Bueker, insieme da soli sei mesi, hanno appreso improvvisamente che la loro vita stava per cambiare radicalmente con l’arrivo di quattro bambini.
La scoperta è avvenuta il 1 aprile, quando Yates si è recata in ospedale per cercare un sollievo al mal di gola. Prima di sottoporla a una radiografia, i medici hanno eseguito un test di gravidanza, necessario per garantire la sicurezza del procedimento. Inaspettatamente, il test ha rivelato che Katelyn era incinta e ulteriori esami hanno mostrato livelli elevati di gonadotropina, un ormone indicativo di una gravidanza multipla. Concepire naturalmente quattro gemelli è un evento rarissimo, con probabilità estremamente basse di circa uno su 500.000.
L’inizio della gravidanza è stato difficile per Yates, sia emotivamente che fisicamente. A causa della preeclampsia, una condizione pericolosa che comporta ipertensione e rischi per la funzionalità degli organi, la giovane ha vissuto mesi complicati e debilitanti. “È stato un incubo, facevo fatica a respirare anche se trascorrevo l’intera giornata sdraiata” ha detto lei a Today.com. Alla ventottesima settimana, i medici hanno deciso di farla partorire tramite un taglio cesareo per proteggere la sua salute e quella dei piccoli.
I quattro bambini, Elizabeth Taylor, Max Ashton, Elliot Ryker e Zya Grace, sono nati prematuri e molto sottopeso. Ricoverati in terapia intensiva neonatale, sono stati attentamente monitorati e supportati per aiutarli a crescere e aumentare di peso, un percorso che richiederà tempo prima che possano tornare a casa.
Per affrontare le sfide economiche legate a una nascita multipla così impegnativa, Katelyn e Julian hanno avviato una raccolta fondi e hanno ricevuto un incredibile sostegno da parte della comunità, con donazioni di pannolini e prodotti per neonati. “È emozionante vederli crescere e pensare che la prima volta che li ho visti erano grandi quanto la mia mano” ha raccontato la mamma.