
Tre neonati sono morti per pertosse in Italia dall’inizio del 2024, un dato che preoccupa i medici e accende il dibattito sull’importanza della vaccinazione. Massimo Andreoni, professore emerito di Malattie infettive presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha espresso il suo disappunto riguardo al fenomeno, definendolo un “ritorno al Medioevo”. Andreoni ha commentato la situazione nel corso del convegno Health Innovation Show 2024, sottolineando l’importanza della vaccinazione per prevenire tragedie come queste.
Vaccinazione in gravidanza: uno scudo per i neonati
Secondo Andreoni, il vaccino contro la pertosse, somministrato durante la gravidanza, potrebbe prevenire la malattia nei neonati, proteggendoli nelle prime settimane di vita, il periodo in cui la pertosse risulta più pericolosa. “La vaccinazione in gravidanza permette al bambino di avere una copertura al momento della nascita”, ha spiegato l’esperto, aggiungendo che non esiste alcun motivo per cui le famiglie dovrebbero esitare a proteggere i propri figli da una malattia evitabile.
L’impatto dell’esitazione vaccinale
Il ritorno della pertosse mortale tra i neonati evidenzia, secondo Andreoni, un fenomeno legato all’esitazione vaccinale. “Abbiamo già avuto tre casi di bambini deceduti per pertosse quest’anno – ha dichiarato – è inaccettabile che nel 2024 si verifichino morti per una malattia assolutamente prevenibile”.
Educazione e sensibilizzazione: le priorità per fermare i casi di pertosse
Di fronte a questi dati, il professor Andreoni invita a intensificare gli sforzi per diffondere informazioni corrette e sensibilizzare le famiglie sui benefici delle vaccinazioni. Secondo l’esperto, è necessario un ritorno alla formazione e all’educazione su larga scala per contrastare il fenomeno delle morti evitabili legate alla pertosse e ad altre malattie prevenibili.
In conclusione, Andreoni lancia un appello alla società e al sistema sanitario per rinnovare il sostegno alle campagne vaccinali, in particolare in gravidanza, e garantire che nessun bambino debba più perdere la vita per una malattia prevenibile come la pertosse.