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Ecco perché i genitori del bimbo di Sulmona non hanno pagato i soldi del ticket della mensa

Pubblicato: 12/11/2024 18:23

Per un debito vicino ai 9 euro, un bimbo di circa 4 anni non ha potuto avere il pasto in un asilo di Sulmona. L’istituto ha contattato la famiglia sollecitandola a saldare il piccolo debito perché aveva dimenticato il pagamento del ticket. Dal Comune hanno fatto sapere che anche gli uffici hanno avvisato in anticipo i genitori che “sono pienamente responsabili dell’inconveniente”, cioè il pagamento di due rate di buoni mensa di 8,97 euro non saldate. Il personale dell’istituto non ha quindi servito il cibo al piccolo che però ha ricevuto una porzione del pranzo da parte dei suoi compagni di classe.

Lunedì 11 novembre, il piccolo si è trovato davanti una tovaglietta vuota durante il pranzo, poiché i genitori avevano dimenticato di saldare il pagamento necessario per il servizio mensa. La situazione è stata risolta grazie alla generosità dei compagni e al supporto delle insegnanti, che hanno condiviso il cibo con il bambino, permettendogli di consumare un primo piatto e del pane.

La dirigente scolastica, Alessandra Di Mascio, ha chiarito che la scuola cerca sempre di evitare che un bambino rimanga senza cibo, e che il personale docente si attiva per compensare eventuali disguidi. “La loro condivisione è stato un bellissimo gesto – continua Di Mascio -. Ci siamo subito organizzati per non far alzare da tavola il bambino a digiuno, cosa che non è avvenuta”. Una versione diversa rispetto a quella delle testate locali che sottolineano come il bambino avrebbe mangiato solo qualche forchettata di gnocchetti. Con uno dei genitori che racconta di esserlo andato a prendere a scuola e averlo visto “in lacrime, umiliato davanti a tutta la classe“.

La singola vicenda “è stata raccontata come un falso problema – riporta la dirigente scolastica -. I nostri bambini non sono mai rimasti senza pasto in mensa, piuttosto le insegnanti assegnano il proprio pur di farli mangiare tutti insieme”.

Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, si è detto rammaricato per l’accaduto. Ha ricordato che il sistema invia notifiche ai genitori quando il credito per il servizio sta per esaurirsi e che l’amministrazione aveva già informato le famiglie di monitorare il proprio credito, attraverso due avvisi emessi ad ottobre. Il genitore del bambino ha però riferito di non aver ricevuto alcuna notifica. Il Comune ha precisato che i pasti erano stati comunque erogati in precedenza, nonostante la morosità segnalata dal sistema, e che le fasce di reddito prevedono esenzioni per le famiglie con ISEE più basso.

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Ultimo Aggiornamento: 12/11/2024 18:32

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