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Larimar trovata impiccata, la migliore amica: “Nessuna lite a scuola”

Pubblicato: 12/11/2024 09:03

La piccola comunità di Piazza Armerina, in provincia di Enna, è ancora sotto shock per la morte di Larimar Annaloro, una ragazza di 15 anni, trovata impiccata a un pino vicino alla sua abitazione lo scorso 5 novembre. Lari, come la chiamavano gli amici, era considerata una ragazza allegra e ben integrata, con una vita sociale e scolastica appagante.
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Il ricordo degli amici

L’ho sempre vista felice. Eravamo diventate amiche alla festa di Halloween dell’anno scorso,” racconta la migliore amica di Lari, visibilmente colpita da quanto accaduto. “Si era inserita bene qui in Sicilia, faceva amicizia facilmente,” continua la giovane al Corriere della Sera. Anche le altre amiche della scuola confermano che Lari non sembrava avere preoccupazioni o pensieri cupi. Nessun segnale di disagio, nessun messaggio che potesse far pensare a uno stato di malessere.
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La lite a scuola e le ipotesi di bullismo

La mattina della tragedia, Lari avrebbe avuto una discussione accesa con una coetanea nei corridoi del liceo. Secondo alcuni testimoni, durante la lite sarebbero emersi riferimenti a foto intime della ragazza, che si vociferava circolassero in chat private. La famiglia era a conoscenza di questo episodio, ma i dettagli forniti dalla ragazza stessa erano stati vaghi, non entrando nel merito delle accuse. L’amica più stretta di Lari, però, esclude categoricamente l’ipotesi di violenza fisica: “Assolutamente no. Ho chiesto a tutti e mi hanno giurato che non ci sono stati né spintoni né mani alzate,” afferma la ragazza. Sebbene la lite abbia turbato Larimar, l’amica assicura che nulla avrebbe fatto presagire una tale reazione.

Un’altra ipotesi su cui gli inquirenti stanno indagando riguarda un possibile caso di revenge porn. Alcuni sospetti parlano di immagini intime di Lari che sarebbero state condivise in rete tra i compagni, ma anche questa versione viene respinta con forza dalle amiche e dalla stessa sorella della giovane. “Non ne ho mai saputo nulla,” afferma la migliore amica, sottolineando come tali voci siano prive di fondamento. “Sicuramente c’era qualche gelosia tra ragazze, ma erano solo cose da adolescenti. Lari era ben voluta da tutti”.

La sorella di Lari, inoltre, aggiunge che la ragazza non era vittima di bullismo. “Lari era brillante, un raggio di sole, e non veniva derisa per carenze o difficoltà. Non era bullizzata, ma al massimo invidiata“.

La procura indaga per istigazione al suicidio

Di fronte alla tragedia, la procura per i minorenni di Caltanissetta ha avviato un’indagine per verificare se vi siano state pressioni o atti di istigazione al suicidio nei confronti della giovane. La famiglia di Lari, rappresentata dall’avvocata Milena Ruffini, sta collaborando attivamente con le autorità: “Stiamo raccogliendo elementi e dettagli sulle ultime ore di vita di Lari, e invitiamo chi sa qualcosa a parlare,” ha dichiarato la legale. In attesa dei risultati dell’autopsia, prevista per mercoledì, la famiglia non ha ancora depositato denuncia formale, ma valuterà come procedere in base ai risultati.

Gli ultimi messaggi e il biglietto sospetto

Tra gli elementi sotto esame da parte degli inquirenti, vi è anche un bigliettino che Lari avrebbe inviato al fidanzato prima della morte. Tuttavia, la famiglia solleva dubbi sull’autenticità del messaggio, ipotizzando che possa non essere stato scritto dalla ragazza. Mercoledì, con l’esito dell’autopsia, si spera di avere maggiori chiarimenti su cosa abbia davvero portato Larimar a compiere un gesto tanto estremo.

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Ultimo Aggiornamento: 13/11/2024 15:43

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