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Kurt Volker: “Trump metterà fine alla guerra, anche a Putin conviene. E non lascerà l’Ucraina alla Russia”

Pubblicato: 13/11/2024 10:06

Con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, Kurt Volker, ex inviato speciale per l’Ucraina e ambasciatore americano alla Nato, prevede una svolta nella guerra russo-ucraina. Volker ritiene che il Presidente Trump possa ottenere un cessate il fuoco entro il 20 gennaio 2025, anche sfruttando le crescenti difficoltà economiche e militari di Vladimir Putin.

Gli obiettivi di Trump e il ruolo cruciale dell’Europa

Secondo Volker, Trump punta a un piano rapido per chiudere il conflitto, in cui l’Europa avrà un ruolo cruciale. Gli alleati europei dovranno coprire l’80% dei finanziamenti per l’Ucraina e incrementare la spesa per la difesa fino al 2,5% del PIL. “Trump crede che Putin sia pronto a trattare”, ha spiegato l’ex inviato speciale, poiché la Russia sta pagando un prezzo altissimo sul campo e a livello economico“.

Una linea di mediazione senza concessioni territoriali ufficiali

Volker spiega che Trump adotterà una linea di mediazione: non riconoscerà l’annessione dei territori occupati dalla Russia, ma accetterà che restino sotto il suo controllo. Agli ucraini offrirà la prospettiva di una maggiore sicurezza, con la promessa dell’integrazione nella Nato e nell’Ue come garanzia dell’accordo. Volker ritiene che Zelensky possa accettare questo compromesso, data l’importanza di una protezione stabile.

Per evitare un eccessivo onere finanziario sugli Stati Uniti, Volker ipotizza l’uso di un programma simile al “Lend-Lease” della Seconda guerra mondiale, che permetterebbe all’Ucraina di comprare armi tramite prestiti. “Così”, afferma Volker, “Trump potrà sostenere Kiev senza pesare sui contribuenti americani”.

Putin: tentativi estremi prima del negoziato

Volker dipinge Putin come vicino a un punto di rottura, con un’economia surriscaldata dai costi della guerra e sempre più limitato nell’accesso ai mercati internazionali. Il recente dispiegamento di 50.000 soldati per riconquistare Kursk riflette, secondo Volker, i tentativi disperati di Mosca di rafforzare la propria posizione. Le perdite militari e la presenza di truppe nordcoreane inesperte renderebbero il fronte debole. “Il piano”, dice Volker, “prevede che i territori contestati restino sotto il controllo russo senza riconoscimento, come accadde per la Germania Est durante la Guerra Fredda”.

La visione di Trump: evitare un fallimento come Biden in Afghanistan

Volker risponde anche alle accuse dei democratici, che temono che Trump possa cedere l’Ucraina a Putin. “Non credo che Trump permetterebbe un fallimento in Ucraina, come è stato l’Afghanistan per l’amministrazione Biden”. Se Putin capirà di non poter ottenere una vittoria duratura, sarà spinto a negoziare per evitare ulteriori perdite.

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