Vito Manno, un imprenditore di 35 anni, è deceduto il 3 novembre scorso a Palermo dopo un lungo e complesso iter ospedaliero, scatenando indignazione e dubbi sui protocolli sanitari adottati. La famiglia di Manno ha presentato un esposto, avviando così un’indagine sulle circostanze della morte.
Vito Manno era stato ricoverato presso la clinica Torina per un intervento di colecisti. Tuttavia, a seguito di complicanze sopravvenute dopo l’operazione, il paziente è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Nei giorni successivi, le condizioni di Manno hanno continuato a peggiorare, rendendo necessari ulteriori tre interventi chirurgici nel tentativo di salvargli la vita. Nonostante gli sforzi del personale medico, Manno è deceduto, scatenando la reazione dei familiari che, determinati a ottenere chiarezza, hanno incaricato gli avvocati Antonio Pecoraro e Stefania Virga di depositare un esposto presso la polizia.
Aperta un’indagine per omicidio colposo
L’esposto ha portato all’apertura di un’inchiesta condotta dalla procura di Palermo, sotto la guida del pm Daniele Sansone. Attualmente, undici medici delle due strutture ospedaliere coinvolte sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Le autorità hanno inoltre ordinato l’autopsia sul corpo di Manno, affidandone la conduzione a un team di quattro medici legali incaricati di fare luce sulle cause del decesso.
La famiglia alla ricerca della verità
Per garantire un controllo imparziale delle indagini autoptiche, i legali della famiglia Manno hanno nominato consulenti di parte, che prenderanno parte alle analisi autoptiche. La famiglia, che chiede giustizia e chiarezza, spera che le indagini possano far emergere eventuali responsabilità nella gestione delle complicanze post-operatorie.
