La Commissione Europea ha ridotto le previsioni di crescita per l’Italia, mettendo in dubbio gli obiettivi ambiziosi del governo. Secondo Bruxelles, il Pil italiano crescerà dello 0,7% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026. Numeri lontani dalle stime contenute nell’ultima manovra economica, che prevede una crescita più robusta.
Il rallentamento però è già evidente: nel terzo trimestre del 2023, il Pil italiano è rimasto fermo, e ulteriori revisioni al ribasso potrebbero essere all’orizzonte. Sul fronte del deficit, l’eliminazione del bonus casa contribuirà a mantenerlo al 3,8% nel 2024, con una riduzione prevista negli anni successivi.
Economia, prospettive in ribasso per l’Europa
Il debito pubblico invece continuerà a salire, e raggiungerà il 139,3% del Pil entro il 2026. Un dato positivo arriva dal mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che dovrebbe calare al 6,2% nel 2024, per poi risalire al 7,7% nei dodici mesi successivi.
Anche a livello europeo, le prospettive economiche sono poco incoraggianti. La Commissione prevede una crescita dello 0,9% per l’Unione Europea nel 2024 e dell’1,5% nel 2025. Per l’area euro, le stime sono ancora più contenute: +0,8% nel 2024 e +1,3% nel 2025.
Inflazione in discesa
Trend positivo invece sull’inflazione, che dovrebbe calare al 2,4% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. L’Italia si distingue per una previsione ancora più bassa, con un’inflazione stimata all’1,1% quest’anno e all’1,9% nel prossimo. In ogni caso, l’incertezza geopolitica e i rischi economici pesano sul futuro.
La guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e la possibile imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti rappresentano minacce significative, soprattutto per la sicurezza energetica e il commercio.
Germania in recessione, boom Spagna e Polonia
Ma a essere più colpita dalla frenata economica è una Germania in profonda crisi anche politica. Il colosso tedesco chiuderà il 2024 in recessione con un calo dello 0,1% del Pil. La Germania dovrebbe riprendersi nel 2025 con una crescita dello 0,7% e raggiungere l’1,3% nel 2026. Anche Austria (-0,6%) e Irlanda (-0,5%) soffrono una contrazione economica.
In controtendenza, la Spagna si conferma tra i Paesi più dinamici, con una crescita stimata al 3% nel 2024. Buone performance anche per Polonia (+3%) e Malta (+5%). Le nuove stime della Commissione Ue evidenziano una crescita modesta in tutta Europa, con sfide difficili per l’Italia e i grandi Paesi dell’area euro.