Pochi minuti prima del fischio d’inizio di Italia-Francia, partita decisiva del girone di Nations League, si è verificato un episodio imbarazzante. Una pioggia di fischi ha coperto le prime note della Marsigliese, il celebre inno nazionale francese, simbolo della Rivoluzione e dei suoi valori.
Dalla curva sud, occupata da tifosi azzurri, sono partiti i fischi che sono durati per lunghi secondi, ripetendosi anche alla fine dell’esecuzione. Lo stadio era gremito, con tantissimi bambini presenti, ma questo non è bastato a evitare un comportamento considerato da molti come segno di mancanza di rispetto.
Non è la prima volta che episodi simili si verificano. Nel 2016, durante un’amichevole tra Italia e Francia, si era assistito a fischi all’inno francese, ma allora fu il capitano Gianluigi Buffon a guidare un applauso per coprire la contestazione e ristabilire un clima di rispetto.
Questi episodi evidenziano la necessità di promuovere i valori di rispetto reciproco e sportività, soprattutto in eventi di grande visibilità come quelli sportivi. Gli inni nazionali rappresentano l’identità e la storia di un popolo e meritano di essere accolti con dignità, indipendentemente dalle rivalità sul campo.