Le urne delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna e Umbria si sono chiuse alle ore 15 di lunedì 18 novembre. Al momento la notizia più importante dal punto di vista politico è la fortissima astensione che potrebbe superare la soglia del 50%. Ma è la cronaca di quanto successo in Umbria a preoccupare cittadini e addetti ai lavori. Elena Sabbatini, sindaco leghista di Castel Ritaldi, un Comune di 3mila abitanti in provincia di Perugia, denuncia infatti di essere stata vittima di una violenta aggressione proprio mentre si recava a votare.
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Il racconto drammatico di Elena Sabbatini
La Sabbatini racconta che, nel pomeriggio di domenica, si trovava fuori dalla scuola “Parini” dove si era recata per votare. Prima di accedere al seggio, però, sarebbe stata spintonata con una spallata da una donna che stava uscendo dal seggio e che poi si è allontanata, “senza neppure scusarsi“.
“Ho sporto denuncia ai carabinieri. Chi mi ha aggredita è una persona vicina a persone di centrosinistra e ritengo allucinante che si debba arrivare a questo livello di astio solo per idee politiche diverse”, si sfoga ancora Elena Sabbatini.
Riccardo Augusto Marchetti, deputato segretario regionale della Lega, scrive sul suo profilo Facebook che il sindaco Sabbatini “ieri, mentre andava al seggio, è stata aggredita da una cittadina, sembrerebbe vicina alla sinistra locale, e ha riportato un trauma alla spalla e allo sterno. E questi sarebbero i democratici di sinistra?“, si chiede polemicamente il parlamentare – Quelli che non mancano di ricordare quanto le donne abbiano lottato per il diritto di voto e poi finiscono per aggredirle mentre lo esercitano. Il nervosismo elettorale di certo non può giustificare la violenza. Una vergogna senza fine“. E il consigliere regionale leghista dell’Umbria, Valerio Mancini, aggiunge: “Questa sarebbe la democrazia con cui si riempiono la bocca?“.
