La Federazione Italiana Rugby (FIR) ha annunciato con profonda tristezza la scomparsa di Franco Gargiulo, Azzurro n. 213, avvenuta a Roma nel pomeriggio di domenica 17 novembre. Il mondo del rugby italiano perde così uno dei suoi protagonisti più rappresentativi, tanto in campo quanto fuori. Nato il 4 ottobre 1941, Gargiulo ha lasciato un’impronta indelebile nel rugby italiano. Come seconda linea, ha vestito le maglie di numerosi club di prestigio: Admiral Roma, Buscaglione Roma, CUS Roma, Rugby Roma, Esercito, Rugby Parma e CUS Genova. Quest’ultima esperienza lo vide al fianco di Marco Bollesan, allora Capitano della Nazionale, durante il suo ultimo campionato nella massima divisione.
In Serie A, Franco Gargiulo è stato un autentico pilastro, collezionando ben 238 presenze e segnando sei mete. Dopo il suo ritiro dal campo, ha continuato a contribuire alla crescita del rugby italiano, diventando anche Presidente della Rugby Roma, squadra che aveva rappresentato con orgoglio come giocatore. Il debutto in Nazionale di Gargiulo risale al 1967, in un match contro la Francia. Quello stesso anno, scese in campo contro il Portogallo, per poi tornare a vestire la maglia azzurra nel 1968 contro la Jugoslavia e nel 1974 contro il Sussex. Sebbene le sue presenze con la Nazionale siano state limitate, il suo contributo è stato significativo, incarnando lo spirito e la passione del rugby italiano. In un comunicato ufficiale, la FIR ha espresso vicinanza alla famiglia Gargiulo: “Alla famiglia Gargiulo vanno le condoglianze del Presidente federale Duodo, di tutto il Consiglio e dello staff della Squadra Nazionale Maschile, attualmente impegnata nelle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series.”
La scomparsa di Franco Gargiulo lascia un vuoto profondo non solo tra i suoi cari, ma in tutto il movimento rugbistico italiano. Un uomo che, con passione e dedizione, ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia di questo sport nel nostro Paese.