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Se la destra passa il Rubicone: l’Emilia Romagna occhi negli occhi con una rivoluzione politica

Pubblicato: 18/11/2024 10:28

Cosa succederebbe se la destra passasse il Rubicone in Emilia Romagna? Terra rossa e partigiana, ricca e opulenta, amministrata bene da decenni di Pepponi che si nascondevano nelle sacrestie dei Don Camillo. Lo shock anafilattico sarebbe dirompente, scenderebbe giù il cielo rosso e la Schlein verrebbe portata sul patibolo del Nazareno. Farebbe molto bene al PD, ed a tutto il centrosinistra, una sconfitta in Emilia, sarebbe costretto a ripensarsi, o forse solo a pensarsi, visto che non lo ha mai fatto. Il PD, come diceva Macaluso, è stata una fusione a freddo di classi dirigenti, ed a parte il Pantheon veltroniano, e la sua imitazione di guzantiana memoria, non ha mai elaborato un pensiero identitario, ideologico, fondativo. Il PCI aveva Gramsci, uno che studiava e scriveva: chi ha avuto il PD, a parte qualche agronomo oleicoltore? Una devastante – come sarebbe la perdita della roccaforte rossa – sconfitta forse sarebbe salutare a questa deriva insulsa, retrograda ed antiquata rispetto alla valanga di Musk e dei suoi tweet. Il PD lo ha avuto un segretario che tweettava, ma lo ha eliminato, ed oggi cosa dice, come comunica, cosa indica al popolo, non solo agli accoliti? La voce del PD è stantìa, afona, impercettibile nella baraonda odierna. Non raggiunge la testa, la oncia e soprattutto il cuore di un popolo, quello italiano. E se vuole che ci sia ancora un domani, le figate alla Cortellesi non bastano, l’asticella deve essere alzata, perché è proprio vero che non li abbiamo visti arrivare, ma sicuramente li vedremo sparire. Il mondo si sta destrutturando, che era il compito che aveva dato Marx alla classe operaia, invece lo stanno facendo due miliardari. E loro che fanno? Le brigate rosse ammazzavano i giudici, ma assecondali non è molto rivoluzionario, è da benpensanti. Che poi magari pensassero bene, ma a parte delle voglie di conservazione dello Status quo non ci sembra che ci sia un pensiero forte, ma solo liquido. Tutto è didascalico e malinconico, come il film su Berlinguer, la Grande ambizione, che si rifugiò in un compromesso più al ribasso che storico. Forse aveva ragione il compagno Cossutta, archiviato e sfottuto da tutti, anche nel film. Per avere una Grande ambizione intanto si dovrebbe ambire a qualcosa? Cosa?

Ma probabilmente la Coop sei tu, l’unico vero sentire, quello del consumatore consapevole, farà resistere la ridotta emiliana, il PD non avrà uno scossone, e la Meloni se ne gioverà.

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