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Trump jr: “Biden vuole la Terza Guerra Mondiale prima che mio padre entri alla Casa Bianca”

Pubblicato: 18/11/2024 12:35

Donald Trump Jr. ha accusato il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, di voler scatenare la Terza Guerra Mondiale. Secondo il figlio di The Donald, il presidente uscente sta tentando di portare il mondo al conflitto globale prima che suo padre, Donald Trump, possa assumere il suo incarico e “creare la pace”. L’accusa è stata lanciata su X subito dopo che la Casa Bianca ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio contro obiettivi militari all’interno della Russia. Una decisione che ha suscitato forti reazioni internazionali.

La Decisione di Biden e la Risposta della Cina

Il via libera di Washington all’uso di missili a lungo raggio, come gli Atacms, da parte di Kiev rappresenta una nuova escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia. La mossa è stata sollecitata dal governo ucraino. Una risposta immediata alle drammatiche novità è arrivata dalla Cina, che ha ribadito la necessità di una soluzione politica alla guerra.

Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha sottolineato che “la cosa più urgente è promuovere il raffreddamento della situazione il prima possibile”, evidenziando la necessità di un cessate il fuoco tempestivo e una risoluzione politica del conflitto. La Cina, che ha sempre sostenuto una posizione di dialogo, continua a chiedere la fine delle ostilità attraverso una soluzione diplomatica.

La Francia e la Posizione Europea

La Francia ha risposto in modo cauto, confermando che l’ipotesi di autorizzare l’Ucraina a colpire obiettivi russi è ancora una possibilità, ma solo in caso di necessità. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha dichiarato che l’opzione era stata presa in considerazione già in passato e che non c’è nulla di nuovo nella posizione del governo. La Francia, pur esprimendo solidarietà all’Ucraina, continua a cercare un equilibrio tra supporto militare e diplomatico, mantenendo aperte le porte per il dialogo.

Il Cremlino e le Accuse di Escalation

Dal canto suo, Mosca ha reagito duramente, accusando gli Stati Uniti di provocare un’escalation del conflitto. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che la decisione di Biden di autorizzare l’uso dei missili Atacms da parte dell’Ucraina “getta benzina sul fuoco” e aumenta il rischio di una guerra più ampia. La Russia ha più volte avvertito che l’invio di armi avanzate all’Ucraina potrebbe innescare una reazione militare diretta, che coinvolgerebbe i Paesi della Nato.

La Posizione dell’Italia

Nel frattempo, l’Italia ha ribadito la sua posizione ufficiale attraverso il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale ha dichiarato che l’Italia è favorevole all’uso delle armi solo all’interno del territorio ucraino, in linea con le posizioni di altri Paesi europei.

Tajani ha anche sottolineato l’importanza di una conferenza di pace che coinvolga tutti i principali attori internazionali, compresi Russia, Cina, India e Brasile. Il ministro ha auspicato che la Cina possa giocare un ruolo positivo nel convincere Mosca a fermare quella che definisce una “guerra insensata“. La presenza di militari nordcoreani, recentemente giunti in Russia, è stata vista come un segnale preoccupante per la comunità internazionale, e non aiuta a diminuire le tensioni.

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