Carolyn Smith, volto amato della danza e presidente di giuria di Ballando con le stelle, ha presentato a Roma la nuova collezione della sua linea di moda “I am a woman first”. Con una filosofia chiara e rivoluzionaria, la ballerina mette al centro le donne, senza limiti di altezza, peso o condizioni di salute. “Le taglie ci imprigionano. Ogni donna ha il diritto di piacersi e di entrare in un negozio senza sentirsi giudicata”, ha dichiarato Smith, spiegando il cuore del progetto.
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La collezione “My Size”
Il simbolo della collezione è My Size, una maglia pensata per adattarsi a tutte. “Alta, bassa, magra, curvy, in salute o ammalata, ogni donna merita di sentirsi a suo agio nella propria pelle”, ha sottolineato. Questo concetto si traduce in una linea di abiti a taglia unica, sviluppata con lo stilista Stefano Sturla Furnò. Maglie, tute e cappotti morbidi prendono ispirazione da icone senza tempo come Marilyn Monroe e Sophia Loren, perché, spiega la ballerina, “la bellezza femminile non si può classificare. È un patrimonio interiore che fiorisce quando una donna inizia a sentirsi bene con se stessa”.
La lotta contro i rigidi canoni estetici per Smith è cominciata presto. Fin dagli esordi nella danza, il suo fisico muscoloso era considerato fuori standard. “Mi additavano come sovrappeso”, racconta. Una battaglia che si è intensificata dieci anni fa, quando il tumore al seno ha complicato anche il semplice gesto di fare shopping. “Chi affronta cure pesanti non ha mai la stessa taglia, dipende dalle terapie. La mia collezione vuole aiutare chi sta combattendo per la propria salute a sentirsi meglio, anche attraverso i vestiti”.
Non solo abbigliamento
Accanto agli abiti, Carolyn Smith ha lanciato una linea di gioielli d’argento. Al centro c’è il simbolo di una bocca, metafora del bacio ma anche della forza di parlare. “Le donne devono sentirsi libere di esprimersi, senza paura e senza permettere a nessuno di zittirle”.
L’evento di lancio ha raccolto un pubblico di volti noti, tra cui Licia Colò, Serena Bortone, Barbara Alberti e Alberto Matano. In sala si respirava l’entusiasmo di una rivoluzione che non è solo estetica, ma culturale. Carolyn Smith, ancora una volta, trasforma una sfida personale in un messaggio universale: l’autenticità e il rispetto per sé stesse non hanno misura.