Vento, mareggiate, freddo e persino neve. Una violenta tempesta artica si sta abbattendo sull’Italia, con l’arrivo nei prossimi giorni di gelate significative. Il calo termico sarà rilevante e il rischio di tempeste è concreto. Queste sono le previsioni meteo fornite dagli esperti per il 20 novembre e i giorni a seguire.
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Aria artica in arrivo dalla Scandinavia: il parere dell’esperto Lorenzo Tedici, meteorologo di www.iLMeteo.it, avverte che una vasta massa d’aria artica sta scivolando dalle fredde regioni scandinave verso le Alpi; nelle ultime ore, questa soffice corrente ha già portato neve e temperature rigide in Francia, Germania e nelle zone alpine europee, e tra giovedì e venerdì colpirà anche l’Italia.
Da giovedì, si prevede un brusco calo delle temperature, che potrebbe raggiungere i 10-12°C in meno: tra venerdì e sabato i valori minimi scenderanno fino a -5°C nella Pianura Padana e a -1°C in alcune aree centrali. Anche al Sud, passeremo da massime di 22-24°C a livelli di 13-16°C.
Il freddo sarà preceduto da venti tempestosi, che potrebbero arrivare a intensità di tempesta: nelle prossime ore, l’intero territorio italiano sarà investito dalla forza di Eolo, considerato il dio dei venti nella mitologia greca.
Il Libeccio andrà a colpire la costa tirrenica prima di trasformarsi nel pomeriggio in un vento da nord-ovest (il Maestrale); sin dal mattino, il Maestrale sarà predominante in Sardegna, mentre nel settentrione assisteremo a venti forti: in Pianura Padana si avvertirà l’azione del famoso vento di Foehn, conosciuto in italiano come Favonio, un vento secco e mite che pulisce l’aria e regala cieli sereni. Via lo smog: questa è una buona notizia.
Tra Libeccio, Maestrale e Foehn, l’Italia sarà pervasa dai venti, al Nord fino a sera e al Centro-Sud fino a sabato mattina. Le mareggiate purtroppo colpiranno tutte le coste occidentali, con onde che raggiungeranno i 7 metri nei pressi della Toscana nel corso delle prossime ore, e nuovamente venerdì mattina: gran parte dei mari occidentali vedrà onde oltre i 4 metri, con punte di 5, dal Mar di Sardegna fino al Tirreno; gli altri mari, sebbene meno agitati, rimarranno comunque molto mossi.
Oltre ai venti, ci saranno anche piogge: si prevedono rovesci localmente intensi sulle zone tirreniche e sulla Sardegna, spinti dai venti, mentre altrove il tempo resterà asciutto ad eccezione di eventuali abbondanti nevicate nelle Alpi di confine e in Valle d’Aosta. Questi fenomeni si presenteranno a fasi alterne fino a venerdì, dopodiché il maltempo si ritirerà: durante il fine settimana, ci aspettiamo condizioni più stabili.
Infine, è importante segnalare l’arrivo della neve; nelle prossime ore nevicherà abbondantemente sulle Alpi di confine, specialmente in Valle d’Aosta e Piemonte, e il 21 novembre potrebbe portare una sorta di Natale bianco anticipato: sono previste notevoli nevicate sulle Alpi occidentali, con fiocchi a Torino, mischiati a pioggia a Milano e nevicate anche nelle pianure alte del Veneto in serata, regalando scenari invernali tipici di gennaio. Anche se ci troviamo in anticipo, queste nevicate saranno preziose per preparare le piste da sci per la stagione invernale 2024-2025.
Subito dopo la neve, arriveranno le gelate: come accennato, venerdì e sabato al mattino i termometri scenderanno, particolarmente al Nord, con escursioni sottozero. Sarà uno dei risvegli più freddi dell’anno per molte aree della Pianura Padana, rispetto ai quali le gelate più intense si erano già registrate a gennaio 2024, quando a Milano e Torino si erano toccati -3/-4°C.
In sintesi, questa burrasca artica porterà con sé vento, mareggiate, pioggia, neve e gelate: prepariamoci a un notevole cambiamento delle condizioni atmosferiche e facciamo attenzione.