Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale, non è solo un fenomeno della racchetta, ma anche un ragazzo che non ha paura di mostrarsi per quello che è. Durante un’intervista con Federico Buffa, Sinner ha rivelato aspetti poco noti della sua vita e del suo carattere, rompendo l’immagine di “ragazzo perfetto”. “Da piccolo ero uno spacca-racchette”, ha confessato, ricordando le sfide di autocontrollo che ha affrontato negli anni. “Ora ho imparato dagli errori, ma la parte mentale rimane fondamentale nel tennis”.
“Non sono quello delle pubblicità”
Lontano dalle luci dei riflettori, Jannik si definisce una persona normale, con abitudini semplici: “Nella vita reale non sono quello che si vede nei servizi di moda. Mi capita anche di uscire in pigiama”, ha rivelato con un sorriso. Sinner si distingue per la sua resilienza, dimostrata anche in momenti difficili della sua carriera. La pressione non lo spaventa.
“Giocare a tennis è un privilegio. Ogni volta che scendo in campo, sento l’opportunità di mostrare qualcosa di nuovo”, ha detto, dimostrando di saper gestire il peso delle aspettative. La sua competitività si estende oltre il campo da tennis: “Non mi piace perdere, nemmeno a carte. Sono molto competitivo, come tutti gli sportivi”, ha ammesso, mettendo in luce la sua mentalità vincente.
Buffa: “Sinner, un talento unico”
Durante l’intervista, Buffa lo ha elogiato, definendolo “semplicemente ingiocabile”. Tuttavia, ha messo in guardia Jannik contro un eccessivo sviluppo muscolare: “La tua leggerezza è un punto di forza straordinario, ti permette di muoverti come fosse un overcraft”. Sinner concorda, pur riconoscendo la necessità di migliorare fisicamente: “Qualche chilo in più ci vuole, ma bisogna capire quali muscoli sviluppare”.
Un campione genuino
Jannik Sinner non vuole essere idolatrato come una macchina infallibile. “Non voglio essere un santino. Sono una persona normale con i miei difetti”, ha concluso, dimostrando che la sua forza risiede non solo nel talento, ma anche nell’autenticità che conquista chiunque lo segua.