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Mosca usa un’arma in grado di portare la distruzione globale. L’attacco di stanotte all’Ucraina senza precedenti nella storia

Pubblicato: 21/11/2024 12:01

L’aeronautica militare ucraina ha riportato oggi un attacco da parte della Russia con un missile balistico intercontinentale. Si tratta di una nuova, spaventosa escalation nell’uso di armi a lunga gittata nel conflitto. Per capire di cosa stiamo parlando, si deve partire dal fatto che è la prima volta che questo tipo missile ultrapotente è stato usato nella storia su un campo di battaglia.

Il cielo notturno sopra Dnipro, in Ucraina, è stato squarciato da bagliori colossali e scie luminose che si sono abbattute al suolo con violente esplosioni. Per la prima volta nella Storia, un missile balistico intercontinentale è stato impiegato in un attacco reale. Non si tratta di un ordigno convenzionale, ma di un RS-26 Rubezh, progettato per portare testate nucleari.

Mosca, pur privando le ogive della carica atomica, ha utilizzato testate multiple cinetiche, blocchi di acciaio che, rientrando nell’atmosfera a velocità superiori a 12.000 km/h, hanno causato danni enormi grazie alla loro sola energia. Secondo fonti militari, l’obiettivo principale potrebbe essere stato il complesso industriale Pivdenmash, una fabbrica missilistica d’epoca sovietica alla periferia di Dnipro, ora utilizzata per le ricerche militari ucraine.

Un attacco annunciato

L’azione di Mosca era stata prevista dai satelliti spia della Nato con 24 ore di anticipo. Questo ha portato alla chiusura temporanea delle ambasciate di alcuni Paesi a Kiev, tra cui Stati Uniti, Italia e Spagna, per timore di un attacco diretto alla capitale ucraina. Nonostante la bassa precisione di questi missili le testate multiple, una volta rientrate nell’atmosfera, possono provocare danni enormi su aree urbane. Le difese aeree ucraine, al momento, non sono in grado di fermare simili minacce.

Il missile RS-26 Rubezh

Gli RS-26, schierati nel poligono russo di Kapustin Yar nell’oblast di Astrakhan, sono sistemi balistici intercontinentali o a medio raggio con una gittata massima di circa 6.000 chilometri. Il missile è capace di rilasciare quattro testate autonome (Mirv) che si dividono e prendono direzioni diverse. Alcune fonti, però, ipotizzano che nell’attacco siano stati utilizzati missili meno evoluti, forse di provenienza iraniana, sempre dotati di testate multiple.

L’escalation del conflitto

L’attacco segna un passo decisivo nell’intensificazione del conflitto. Mosca ha risposto all’utilizzo di missili britannici e americani sul proprio territorio impiegando un’arma progettata per la distruzione globale. Anche senza l’utilizzo di testate nucleari, l’impiego di missili balistici a lungo raggio rappresenta un segnale inequivocabile: la Russia è pronta a spingersi fino al limite, e questo attacco serve come un chiaro messaggio di deterrenza al mondo intero.

Questa mossa, insieme alle recenti esercitazioni con armi nucleari e all’aggiornamento delle regole sull’uso delle testate atomiche, dipinge uno scenario sempre più inquietante. Questa continua escalation sta veramente rischiando di spingersi verso il baratro globale.

L’attacco a Dnipro: cos’è successo

Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, il missile sarebbe stato lanciato dalla regione russa di Astrakhan e avrebbe colpito la città di Dnipro, nell’Est dell’Ucraina, durante un vasto attacco missilistico avvenuto nelle prime ore di giovedì. Oltre al missile balistico intercontinentale, Mosca avrebbe impiegato anche un missile aerobalistico Kh-47M2 “Kinzhal” lanciato da un caccia MiG-31 e sette missili da crociera Kh-101, partiti da bombardieri strategici Tu-95MS nella regione di Volgograd.

Un’escalation senza precedenti nel conflitto

Se le informazioni verranno confermate, sarebbe la prima volta dall’inizio della guerra che la Russia utilizza un missile balistico intercontinentale in Ucraina. Nessuno al mondo aveva mai adoperato un simile ordigno in una guerra prima d’ora. L’attacco rappresenta un’escalation drammatica nell’impiego di armi strategiche, e appare come un ultimo avvertimento dopo l’utilizzo di missili Atacms e Storm Shadow da parte dell’Ucraina.

“Il missile russo non era intercontinentale ma a media gittata”

Secondo un funzionario americano che vuole rimanere anonimo, il missile balistico russo lanciato questa mattina sulla regione di Dnipro non era intercontinentale ma a media gittata. Lo riporta l’agenzia Reuters.

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Ultimo Aggiornamento: 21/11/2024 18:31

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