Le strade di Messina tornano a essere teatro di un dramma. Ieri sera, un incidente mortale ha spezzato la vita di Eliseo Scarcella, noto maestro di arti marziali, amato e rispettato nella comunità locale. Lo schianto si è verificato sulla statale 114, all’altezza del bivio di Santa Lucia sopra Contesse, coinvolgendo una moto e un’auto in un impatto devastante in via Giorgio La Pira. Purtroppo, ad avere la peggio è stato il centauro.
Eliseo Scarcella era una figura conosciuta e apprezzata a Messina, non solo per il suo ruolo nel mondo sportivo ma anche per il suo lavoro presso l’Università di Messina. Era il direttore tecnico della palestra di Palazzo Mariani e aveva conquistato il cuore di tanti colleghi e studenti, prima alla Cittadella Universitaria e poi al Policlinico, dove collaborava con una borsa di studio. Un uomo descritto da tutti come un “gigante buono”, che trasmetteva forza e umanità attraverso la sua passione per lo sport e la sua dedizione agli altri.
I soccorsi sono giunti rapidamente sul posto, ma nonostante il disperato tentativo di salvarlo durante la corsa in ambulanza verso il Policlinico Universitario, Scarcella è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale. I medici hanno fatto il possibile, ma le ferite riportate nello scontro si sono rivelate fatali.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della sezione Infortunistica della polizia municipale, guidati dall’ispettore Giovanni Arizzi, per effettuare i rilievi e cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Anche il comandante del corpo di polizia municipale, Giovanni Giardina, ha raggiunto il posto, mentre la sostituta procuratrice Annamaria Arena è stata informata dell’accaduto per avviare le indagini.
La comunità messinese è sotto shock per la perdita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella vita di molti. Questo ennesimo incidente riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale e sul prezzo altissimo che troppo spesso viene pagato sulle strade cittadine. Un momento di dolore che invita a riflettere sulla necessità di prevenire tragedie simili in futuro.