Sono utilizzatissimi, stanno praticamente ovunque ma sono anche molto rischiosi per la nostra salute. Parliamo dei cosiddetti PFAS, delle sostanze chimiche che da anni sono nell’occhio del ciclone sia perché altamente inquinanti sia per i rischi per la salute. Li troviamo nelle padelle antiaderenti ma anche nei rossetti e nelle creme viso. Sono diverse le aziende cosmetiche che fanno un sistematico uso di PFAS nei loro prodotti, per questo è importante riconoscerli, appuntarsi i loro codici e leggere bene le etichette prima di acquistare un prodotto. Ne va della nostra salute. Come ha spiegato la dottoressa Verdiana Baroni, cosmetologa presso l’Ospedale IDI di Roma, a Fanpage, “sono sostanze chimiche sintetizzate in laboratorio, quindi non presenti in natura, contenenti fluoro e utilizzate soprattutto per le loro proprietà idro e oleorepellenti. La categoria raggruppa più di 4700 sostanze”. Per smaltirli in media ci vogliono circa 4-5 anni.
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Ci sono due ordini di problemi con i PFAS. Spiega ancora l’esperta: “C’è un cattivo smaltimento di queste sostanze da parte delle aziende che le utilizzano e questo può provocare un inquinamento ambientale del terreno e delle falde acquifere che a sua volta si riflette nella catena alimentare (attraverso il bioaccumulo negli animali terrestri e acquatici)”. Poi è arrivata la valutazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro su due tipi di PFAS, gli acidi perfluoroottanoico (PFOA) e l’acido perfluoroottanosolfonico (PFOS). La conclusione è che il primo è sicuramente cancerogeno, e il secondo è probabilmente cancerogeno. Infine, si sospetta che i PFAS possano interferire con il sistema endocrino. Quando si utilizzano creme e make-up su sedi altamente vascolarizzate come le mucose o la zona perioculare, o quando si utilizzano prodotti come il rossetto, il rischio di assorbire PFAS aumenta. Quindi è importante riconoscere la presenza di PFAS in etichetta. E come si fa? Vediamolo insieme.
Quando si acquista un prodotto si deve studiare bene l’etichetta e verificare la presenza di alcuni di questi lunghissimi nomi che corrispondono appunto agli PFAS. Qui un elenco:
PTFE,
PERFLUORODECALIN,
PERFLUORONONYL DIMETHICONE,
POLYPERFLUOROMETHYLISOPROPYL ETHER,
METHYL PERFLUOROISOBUTYL ETHER,
PERFLUOROHEXYLETHYL TRIETHOXYSILANE,
PERFLUOROHEXANE,
POLYPERFLUOROETHOXYMETHOXY DIFLUOROETHYL PEG PHOSPHATE
Tutto questo è ancora più grave se questi prodotti vengono utilizzati dai bambini, perché la loro pelle, fino all’età adolescenziale, presenta una struttura meno resistente e coesa. Raccomanda infine l’esperta: “Se pensiamo ad un cosmetico che viene applicato sulla pelle del bambino o di un adolescente come, ad esempio, un filtro solare o un rossetto, il quale ha elevate possibilità di essere ingerito e il prodotto in questione contiene PAFS, dal possibile effetto di perturbatore endocrino, gli effetti nocivi a lungo termine possono essere notevoli. Potenzialmente possono verificarsi alterazioni della produzione di ormoni regolatori sull’asse gonadico e tiroideo, quindi alterazioni della fertilità, tumori tiroidei o malformazioni”. E, purtroppo, sono i dati a confermarlo.