“A foras!”, gridano in Sardegna. E vuol dire “andate via“. È il grido contro i colonizzatori. E ora i movimenti No-Pale-Eoliche lo stanno usando contro quelli che ritengono i nuovi colonizzatori, quelli del Green. Raffaella Regoli, giornalista di “Fuori dal coro”, ha raggiunto il presidio di Selargius per vedere da vicino, per ascoltare le ragioni di chi sta difendendo la propria terra. Là dove stanno abbattendo alberi per impiantare pale eoliche, il grande paradosso del green. Via gli alberi, su pale di ferro. Spiega uno dei rappresentati del presidio a Raffaella Regoli: “Fuori gli speculatori, fuori i colonialisti. Il popolo sardo ha diritto di decidere da solo, territorio per territorio le pale”. Dove è presente il presidio dovrebbero essere costruite due centrali, uno smistatore di energia e una di accumulo terra per il cavo immenso che dovrebbe portare l’energia prodotta in Sardegna, con la speculazione energetica, in continente (come chiamano i sardi l’Italia, ndr) passando per la Sicilia, per poi venderla al nord Italia e al nord Europa.
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🚨LA SARDEGNA SOTTO ASSEDIO. “Fuori i Colonialisti!”
— Raffaella Regoli (@RaffaellaRegoli) September 18, 2024
Sono venuta al presidio di Selargius contro il Tyrrhenianlink, una mega centrale che serve a portare l’energia fuori dalla Sardegna. Questa sera a @fuoridalcorotv #Sardegna #vonderLeyen #Draghi pic.twitter.com/OZb1hatSo8
“Questa corrente serve prevalentemente per l’apparato militare – spiega il rappresentate del presidio a Raffaella Regoli – Il grande computer di Leonardo che sta a Bologna consuma da solo come una città di 180mila abitanti“. E ancora: “Gli investitori privati che stanno dietro questa speculazione energetica cosiddetta Green, hanno interessi anche nel petrolio, nei metalli… ma allora Green di cosa? A loro non interessa nulla dell’ambiente o del pianeta“. Poi attacca: “Qui stanno togliendo campi agricoli, stanno togliendo frutteti e tagliando alberi“. In questi giorni centinaia di sardi hanno raggiunto il luogo del presidio per piantare alberi, come gesto simbolico: “Le nostre molotov sono gli alberi“, spiegano. “E voi volete toglierci gli alberi per il bene del pianeta? State mentendo”. Poi il grido, appunto: “A foras!”