Sabato 23 novembre si sono registrate due scosse di terremoto sul Vesuvio, entrambe localizzate dalla Sala Operativa dell’INGV-OV di Napoli. La prima, avvenuta alle 8.35, è stata la più forte, con una magnitudo di 2.2. L’epicentro è stato individuato nel gran cono del vulcano, con coordinate geografiche 40.8210, 14.4280, a una profondità di 0 km. Il sisma è stato avvertito chiaramente dalla popolazione locale, generando preoccupazione.
La seconda scossa, verificatasi alle 10.17, è stata invece di lieve entità, con una magnitudo di 1.0, e non ha suscitato particolari reazioni tra i residenti.
Scosse in aumento nelle ultime settimane
Il Vesuvio è stato teatro di altri eventi sismici recenti: lo scorso 9 novembre, una scossa di magnitudo 2.8, accompagnata da un forte boato, aveva già allarmato gli abitanti della zona. Tali episodi si inseriscono in un contesto di attività sismica tipica del vulcano, costantemente monitorato dall’Osservatorio Vesuviano.
La situazione resta sotto controllo
Gli esperti dell’INGV rassicurano: queste scosse rientrano nella normale attività del Vesuvio. Tuttavia, il livello di attenzione resta alto, dato che il vulcano è uno dei più monitorati al mondo per via della sua vicinanza a zone densamente popolate.
I cittadini, pur consapevoli della pericolosità del Vesuvio, non nascondono la loro inquietudine. Le scosse, soprattutto quelle accompagnate da boati, alimentano timori legati a un’eventuale ripresa dell’attività vulcanica.