Andrea Turetta, fratello di Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Zona Bianca su Retequattro. Andrea ha condiviso i suoi pensieri dopo aver visitato il fratello nel carcere di Verona, senza nascondere la difficoltà di affrontare la situazione: “L’ho trovato come una persona che sta in carcere. Sappiamo che ha fatto una cosa e dovrà pagare per questo, ma come famiglia gli staremo accanto”.
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Nessuna spiegazione per il gesto
Andrea Turetta intervistato da Zona Bianca
Interrogato su cosa possa aver spinto Filippo a commettere il gesto, Andrea ha risposto con chiarezza: “Non ne ho idea. Se non sanno rispondere i media, se non sa rispondere nessuno, come posso saperlo io? Non lo sa nessuno”. Durante la visita, non ha affrontato l’argomento del femminicidio con il fratello: “Gli ho parlato da fratello a fratello e gli ho chiesto come stava e basta. Questo è, lui è mio fratello, punto e basta. Non mi interessa quello che è successo”.
Il rapporto tra i due fratelli
Andrea ha descritto il rapporto con Filippo come quello di due fratelli qualsiasi: “Avevamo un rapporto fra fratelli e basta. Io non ero condizionato da lui e lui non lo era da me. Basta”. Ha poi aggiunto che, dopo la fine della relazione tra Filippo e Giulia, non aveva notato particolari cambiamenti nel comportamento del fratello, spiegando che trascorreva poco tempo in casa e non si interessava ai suoi problemi: “Ero il fratello più piccolo, non ero abituato a farlo”.
La reazione della famiglia
Parlando dello stato d’animo dei genitori, Andrea ha affermato: “Credo scossi, come qualunque persona che viva questa cosa. Credo che se lo viveste voi, rimarreste scossi”. Ha ribadito, però, che la famiglia rimarrà vicina a Filippo: “Abbiamo lo stesso sangue, i miei genitori sono i suoi genitori, gli vogliono bene. Sappiamo che dovrà pagare per questo, tutto qui”.
Il futuro di Andrea
Nonostante la tragedia che ha sconvolto la sua famiglia, Andrea ha dichiarato di voler continuare la sua vita senza lasciarsi condizionare: “Non voglio farmi condizionare da questa cosa che è successa e non credo di essere obbligato a farmi condizionare. Sono tranquillissimo e tutto qui, diciamo che non ci creerà differenze”. Le sue parole riflettono la complessità e il dolore di una vicenda che ha lasciato il segno non solo sulla famiglia Turetta, ma sull’intero paese.