L’incidente aereo avvenuto nelle scorse ore a Vilnius, in Lituania, sta diventando un caso internazionale. Non tutti infatti sono convinti che si sia trattato di un incidente. Qualcuno sospetta che dietro ci possa essere la ormai onnipresente mano di Mosca. È anche il caso delle autorità tedesche, Paese da cui aereo cargo dei servizi postali DHL, un Boeing B737-400 della compagnia aerea spagnola Swiftair, era partito. A suscitare polemiche sono in particolar modo le parole pronunciate dalla ministra degli Esteri Annalena Baerbok che ipotizza un non meglio precisato “incidente ibrido”.
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La dinamica dell’incidente
Il Boeing della Dhl si è dunque schiantato contro un’abitazione residenziale a due piani nei pressi dell’aeroporto della capitale lituana. Il bilancio delle vittime è di un morto (il pilota spagnolo) e di due feriti. I tre sopravvissuti sono stati estratti dai rottami. Le immagini riprese da diverse telecamere di sicurezza mostrano come la parte anteriore del velivolo compia uno strano movimento verso il basso e di lato, per poi essere oggetto di una violenta esplosione. Secondo quanto riferito dai soccorritori, l’aereo si sarebbe spezzato in più parti quando è atterrato, scivolando per più di 100 metri prima che diversi frammenti si schiantassero contro un edificio. Gli abitanti della casa per fortuna sono rimasti illesi.
Per i tedeschi “ha stato Putin”
“I russi saboteranno aerei passeggeri e cargo”, aveva avvertito Roderich Kiesewetter, vicepresidente della commissione per il controllo dell’intelligence del Bundestag, lo scorso ottobre in occasione della riunione pubblica della Commissione parlamentare anti-terrorismo.
Attualmente, dunque, non viene esclusa la possibilità che possa essersi trattato di un atto terroristico. È questo il forte sospetto della stampa tedesca. “Dobbiamo chiedere seriamente se è stato un incidente o, come la scorsa settimana, di nuovo un incidente ibrido”, dichiara la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, ricordando quanto accaduto recentemente ai due cavi delle telecomunicazioni nel mar Baltico. Anche il sindaco di Vilnius, Valdas Benkunskas, ritiene che “nell’attuale contesto geopolitico è necessario indagare a fondo”.Insomma, anche stavolta “ha stato Putin” a quanto pare.