A prima vista, è difficile riconoscerlo. Axel Pons, con i suoi abbondanti capelli rasta, è oggi lontano anni luce dal mondo delle moto. L’ex pilota della Moto2, figlio del due volte campione del mondo Sito Pons, ha abbandonato la carriera motociclistica nel 2017, per intraprendere un percorso di vita completamente diverso.
Una carriera mai decollata
Nato in una famiglia legata alla velocità, Axel ha vissuto l’ombra dei successi del padre, senza mai riuscire a brillare in pista. Il suo miglior risultato in Moto2 è stato un 16° posto in classifica generale, un piazzamento che lo ha spinto a lasciare le corse nel 2017. L’anno successivo, Axel ha provato a reinventarsi come modello, un’esperienza da lui stesso definita poco appagante. Nel 2018, Axel ha deciso di abbandonare tutto per cercare un’esistenza più autentica. Ha scelto di vivere su un’isola asiatica, lontano dal caos e dallo stress, e da allora ha fatto del camminare la sua filosofia di vita. Oggi, a 33 anni, viaggia scalzo per il mondo, portando con sé solo l’essenziale e documentando i suoi spostamenti in video condivisi su YouTube. «Che senso aveva vivere a un ritmo così veloce?», racconta. «Ho iniziato a rallentare sempre di più, fino a camminare lentamente per il mondo. È il mio modo di pregare e completare l’unione con Allah o Dio».
Di recente, Axel è partito dalla Spagna e ha raggiunto il Pakistan, con l’intenzione di arrivare in India, ma il visto gli è stato negato. «Tornerò a Islamabad, prenderò i passaporti e proverò ad attraversare il confine con la Cina. Normalmente cammino senza scarpe, è bellissimo», spiega. Con una camicia malandata, pantaloni logori e un sorriso sempre presente, Axel ha conquistato il cuore del continente asiatico, dove oggi è più famoso di quanto non fosse ai tempi delle corse.