Vai al contenuto

Ramy investito dalla polizia, indagati il carabiniere alla guida e il 22enne sullo scooter

Pubblicato: 26/11/2024 20:18

La Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale in concorso sia il 22enne tunisino che guidava lo scooter, sia il carabiniere di 37 anni alla guida della vettura di servizio, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml, un 19enne egiziano deceduto nella notte tra sabato e domenica scorsa durante un inseguimento. L’indagine, coordinata dal pm Marco Cirigliano sotto la direzione del procuratore Marcello Viola, mira a chiarire le circostanze dell’incidente avvenuto lungo viale Ripamonti a Milano.

L’inseguimento e lo schianto fatale
Secondo le prime ricostruzioni, il tragico evento si è verificato dopo che lo scooter con a bordo Ramy Elgaml e il conducente 22enne non si era fermato a un posto di blocco in via Farini. Durante l’inseguimento, l’analisi preliminare delle telecamere di sorveglianza ha evidenziato una possibile collisione accidentale tra la parte anteriore della vettura dei carabinieri e quella posteriore dello scooter. Questo urto avrebbe potuto causare la perdita di controllo del mezzo, che si è schiantato contro un muretto, provocando la morte del giovane. La macchina dei carabinieri, a sua volta, è finita contro un semaforo.

Iscrizione a garanzia per accertamenti
Le iscrizioni nel registro degli indagati per il carabiniere e per il conducente dello scooter sono state disposte “a garanzia”, per consentire lo svolgimento di tutti gli accertamenti tecnici necessari. Tra questi, spiccano l’autopsia sul corpo della vittima, fissata per venerdì 29 novembre, e l’analisi approfondita delle telecamere di sorveglianza. Inoltre, saranno effettuati esami sui veicoli coinvolti per verificare la dinamica dell’incidente e confermare o smentire l’eventuale impatto tra i due mezzi.

Arresto e indagini sul conducente dello scooter
Il 22enne tunisino, attualmente ricoverato e piantonato in ospedale, è già stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale ed è indagato a piede libero per concorso nell’omicidio stradale. Non è stato ancora ascoltato dagli inquirenti, ma la sua testimonianza sarà cruciale per ricostruire quanto accaduto quella notte.

Le prossime fasi dell’inchiesta
Oltre all’autopsia e agli accertamenti tecnici, gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze di eventuali testimoni e materiale utile per definire con precisione la sequenza degli eventi. L’obiettivo è chiarire se vi siano state responsabilità specifiche da parte degli indagati o se l’incidente sia stato frutto di una tragica concatenazione di eventi.

Una vicenda complessa
La morte di Ramy Elgaml riaccende il dibattito sui rischi e le responsabilità degli inseguimenti stradali, un tema che pone interrogativi sia sull’operato delle forze dell’ordine sia sulle conseguenze delle scelte compiute dai fuggitivi. Le indagini, ancora in corso, saranno determinanti per fare luce sulla vicenda e stabilire eventuali responsabilità.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure