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Belpietro lancia l’allarme immigrazione: “Oggi brucia Milano, domani l’Italia”

Pubblicato: 27/11/2024 14:05

Maurizio Belpietro, direttore della Verità, in un articolo sul suo giornale ha lanciato un pressante allarme sulle conseguenze di un’immigrazione incontrollata e spesso clandestina. Belpietro ha preso spunto dal tragico episodio di cronaca che ha avuto pesanti conseguenze avvenuto nei giorni scorsi a Milano.

La morte di un giovane egiziano, in fuga dai carabinieri dopo una rapina, ha messo in evidenza una preoccupante realtà nelle periferie metropolitane. Secondo Belpietro, questo episodio non è solo una cronaca di ordinaria delinquenza, ma un chiaro segnale di un problema più ampio che sta prendendo piede nelle nostre città.

“La morte di un giovane e la reazione violenta”

“Un giovane egiziano morto mentre in moto fuggiva dai carabinieri dopo una rapina è da giorni il pretesto per mettere il quartiere a ferro e fuoco“, scrive Belpietro, sottolineando come la situazione si sia rapidamente degenerata in una vera e propria rivolta. Dopo l’incidente, in cui il giovane ha perso la vita a seguito di un inseguimento da parte delle forze dell’ordine, un gruppo di amici ha organizzato una manifestazione in strada, invocando “verità per Ramy”. Come sottolinea l’autore, “la banda di giovanotti non si limita a questo, ma mette letteralmente a ferro e fuoco il quartiere“, bloccando il traffico e incendiando rifiuti e masserizie.

“I disordini a Milano, un segnale inquietante”

Belpietro vede nel comportamento dei manifestanti un tentativo di affermare il controllo del territorio: “I blocchi stradali sono la prova di forza di una banda che non ha alcuna intenzione di rispettare l’autorità dello Stato, ma vuole dimostrare il controllo del territorio”. Questo, secondo il giornalista, è solo il primo segnale di un fenomeno che potrebbe diffondersi in altre città italiane, se non si affrontano con serietà i problemi legati all’immigrazione disordinata e alla gestione delle periferie.

“Il lassismo politico e il rischio di nuove rivolte”

Belpietro è critico nei confronti della gestione delle periferie da parte di alcune forze politiche, che, a suo avviso, hanno contribuito ad alimentare questo tipo di situazioni. “Questo è il preludio di ciò che presto accadrà altrove“, scrive, facendo riferimento alla situazione già critica in alcune banlieue francesi, dove intere zone sono fuori controllo. Per il direttore de La Verità, “il lassismo con cui alcuni partiti hanno gestito gli ingressi irregolari” ha contribuito a creare un terreno fertile per questi disordini.

“Un sindaco silente e incapace”

Infine, Belpietro punta il dito contro il silenzio del sindaco di Milano, Beppe Sala, che non ha commentato i disordini. “A cinque chilometri dal Corvetto, il sindaco non è riuscito a dire una parola“, scrive il direttore, criticando la mancanza di un intervento delle autorità locali. Questo episodio, per Belpietro, mette in luce l’incapacità delle istituzioni di affrontare seriamente i problemi legati alla sicurezza nelle periferie. Il giornalista ha messo tutti in guardia: il caos di Milano è la spia di un problema destinato a estendersi a livello nazionale.

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Ultimo Aggiornamento: 27/11/2024 14:06

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