Il brutale omicidio di Pierina Paganelli, 78 anni, uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023, continua a sollevare domande e misteri. Le indagini proseguono a Rimini, dove la donna fu trovata priva di vita nel garage del condominio in via del Ciclamino. L’unico indagato, Louis Dassilva, un 34enne senegalese, resta in carcere dal 16 luglio, ma nuovi elementi e dichiarazioni stanno alimentando il dubbio sul coinvolgimento di altre persone.
La difesa e le incongruenze della scena del crimine
L’avvocato Riario Fabbri, legale di Dassilva, ha messo in discussione la ricostruzione degli inquirenti, sottolineando che quella notte nel garage potrebbero esserci state più persone. Durante un sopralluogo, supportato da un consulente fonico, sono stati rilevati rumori di sottofondo che suggerirebbero la presenza di altri soggetti fino alle 22:27, ben oltre l’orario in cui la vittima sarebbe stata uccisa.
Un ulteriore punto di perplessità riguarda il video della telecamera “cam3”, che mostra Pierina Paganelli compiere sette passi verso la porta tagliafuoco in un tempo insolitamente lungo, 55 secondi. La difesa ipotizza che la donna possa aver incontrato qualcuno che conosceva, rallentando il passo. Un bagliore, forse attribuibile alla fotocellula del cancello automatico, è un altro elemento su cui la difesa punta l’attenzione: chi avrebbe attivato quella luce?
Dassilva, che ha sempre proclamato la sua innocenza, sostiene di non essere coinvolto. I suoi legali ribadiscono che mentire non gli porterebbe alcun beneficio e che l’imputato è consapevole delle implicazioni di dichiarazioni false.
Le tensioni familiari e il ruolo di Loris Bianchi
Un altro elemento che complica il caso riguarda le tensioni familiari. Pierina Paganelli avrebbe avuto rapporti conflittuali con sua nuora, Manuela Bianchi, e con il fratello di quest’ultima, Loris Bianchi. Loris è stato interrogato pochi giorni dopo il delitto e ha rilasciato dichiarazioni che ora riemergono con forza: “La morte di Pierina è una sorta di giustizia divina. Io penso che sia stato Louis, ma può essere anche che mia sorella sia impazzita con gli psicofarmaci. O potrei essere stato io.”
Queste parole, riportate dal settimanale Giallo, sembrano gettare ombre sulla sua posizione, anche se al momento non risulta formalmente indagato. La sera del delitto, Loris era a cena a casa della sorella Manuela, nello stesso condominio in cui vivevano la vittima e Dassilva.
La relazione extraconiugale e il movente presunto
La Procura sostiene che Dassilva avrebbe ucciso Pierina per impedirle di scoprire una relazione extraconiugale che avrebbe avuto con Manuela Bianchi, nuora della vittima. Questo triangolo familiare potrebbe aver contribuito a un’escalation di tensioni culminata nella tragica morte della 78enne.
Le indagini proseguono
Le indagini stanno cercando di chiarire i numerosi interrogativi ancora aperti. L’incidente probatorio avviato il 26 novembre ha permesso di raccogliere nuovi elementi, ma la complessità del caso lascia spazio a diverse ipotesi. La difesa di Dassilva punta a dimostrare che altri soggetti potrebbero essere coinvolti, mentre gli inquirenti mantengono la custodia cautelare del 34enne senegalese come principale sospettato.
Il caso Paganelli rimane avvolto dal mistero, tra tensioni familiari, prove tecniche e incongruenze che rendono la ricostruzione della notte del 3 ottobre un puzzle ancora da completare.