Prima di scomparire in circostanze ancora avvolte nel mistero, Riccardo Branchini era stato assegnatario di una borsa di studio per un viaggio di studio a Dublino. Era accompagnato dal suo gruppo di amici storici e dall’ex compagno di scuola Khalil. Durante una puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?”, Khalil ha ricordato che aveva trascorso il giorno prima della scomparsa con Riccardo durante una gita a Urbino. “Io sono tornato a casa – ha detto Khalil – mentre lui è rimasto con gli altri. Non sembrava affaticato o teso”.
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Tuttavia, come confermato dagli stessi amici, Branchini sembrava sentirsi sempre più isolato dalla sua cerchia. Il 19enne aveva espresso il suo disagio e i suoi compagni cercavano di includerlo di più nelle varie attività. La frattura nelle relazioni si era fatta evidente, specialmente durante il soggiorno a Dublino, sebbene, parlando con i familiari, avesse sempre mostrato un atteggiamento allegro e soddisfatto.
A sua cugina, però, aveva raccontato una storia differente. “Il 20 settembre mi aveva mandato un messaggio in cui mi spiegava che non era completamente contento del viaggio a Dublino e che aveva avuto alcune difficoltà con il gruppo. Mi aveva promesso che mi avrebbe raccontato tutto quando ci saremmo visti. Purtroppo, non ho avuto la possibilità di ascoltarlo”.
Gli amici che lo avevano accompagnato a Dublino sono stati anche gli ultimi a vederlo prima della sua misteriosa scomparsa in piena notte. “Le interviste non ci stanno aiutando – ha commentato una ragazza del gruppo – Vorremmo solo pensare e parlare di Riccardo”.
Mentre le indagini sul suo caso continuano, permane un vuoto di circa un’ora e quindici minuti nel percorso di Riccardo da casa alla diga del Furlo, dove è stata trovata la sua auto. Stando alle informazioni, la macchina era stata rinvenuta con il muso rivolto in direzione opposta rispetto all’unica strada che collega la sua abitazione alla diga. Un custode ha affermato di aver udito il suono di una portiera che si chiudeva intorno alle 2.30 del mattino, cioè circa due ore dopo la partenza di Riccardo dalla sua casa, sita a solo 4 km di distanza.
Con la Procura di Urbino che conduce indagini per istigazione al suicidio nei confronti di ignoti, la famiglia ha richiesto lo svuotamento della diga e la possibilità di proseguire le ricerche del giovane anche nelle aree circostanti. “Riccardo adorava questo posto – ha raccontato la zia – Veniva qui da solo, con amici o cugini, o con la mamma. Non sorprende che la sua auto si trovasse proprio qui”.
Secondo i familiari, Riccardo potrebbe aver incontrato qualcuno prima di svanire nel nulla. Infatti, nei pressi della diga non ci sono telecamere, tranne una vecchia installazione che potrebbe non essere operativa.