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“Se Sinner non mi avesse battuto quel giorno, oggi non sarebbe nessuno”: la provocazione del campione

Pubblicato: 28/11/2024 15:37

La carriera di un tennista è costellata di vittorie, sconfitte e, a volte, episodi che lasciano un segno indelebile. Questo è quanto accaduto a Steve Johnson, ex numero 21 del mondo, che nel podcast Nothing Major ha raccontato un episodio divertente – e al tempo stesso per lui traumatico – legato a una partita contro Jannik Sinner agli Internazionali d’Italia 2019.

L’inizio promettente e la svolta inaspettata

“Era il 2019, credo. Ero tra i primi quaranta al mondo e stavo giocando a Roma, un posto dove non ho mai fatto bene”, ha iniziato Johnson. Poi, descrivendo il suo avversario, ha aggiunto: “Non avevo mai sentito parlare di lui prima. Vedo questo ragazzo alto e magro, un metro e novanta per 50 chili, e penso: ‘Devo vincere, perché sarebbe una figuraccia perdere contro di lui sul Centrale’”.

Eppure, nonostante l’apparente facilità iniziale – “Ho vinto il primo set facilmente, 6-1 o 6-2, lui non sembrava bravo” – le cose hanno preso una piega diversa. “Perdo malamente il secondo set e, nel terzo, cerco solo di trovare un modo per vincere. Ho avuto forse dei match point, ma alla fine perdo 7-5. È stato un disastro”.

Un contraccolpo psicologico sorprendente

La reazione post-partita è stata, per ammissione dello stesso Johnson, drammatica: “Sono andato nello spogliatoio e ho chiamato il mio agente, dicendogli di cancellare tutti i miei impegni. Gli ho detto che volevo ritirarmi dal tennis. Avevo perso contro un ragazzino di 17 anni che faceva schifo, era terribile…”.

Quello che all’epoca sembrava un colpo devastante si è trasformato in un aneddoto ironico con il passare degli anni, soprattutto considerando la carriera di Sinner. “Pensavo che quella sarebbe stata la sua unica vittoria nel circuito. Chi immaginava che, quattro anni dopo, lo avremmo visto vincere Slam e guadagnare milioni di dollari?”, ha ammesso l’americano con un sorriso.

Magari, se non vinceva con me, adesso era a giocare nei Challenger…”. Sì, oggi, Steve Johnson può scherzare su quella partita, ma resta il fatto che, in qualche modo, ha contribuito a lanciare la carriera della stella più brillante del tennis contemporaneo. E quella partita, anche se in un modo che l’americano non poteva immaginare, ha fatto la storia.

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Ultimo Aggiornamento: 28/11/2024 15:39

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