Kylian Mbappé non è più il giocatore che incantava il mondo con la sua velocità e il suo talento. Oggi, il 26enne attaccante del Real Madrid sta affrontando una crisi profonda, che non sembra limitarsi a un semplice momento di difficoltà tecnica o di adattamento alla nuova realtà calcistica spagnola. Il quotidiano Le Parisien, in un articolo di analisi molto attento, descrive Mbappé come un uomo segnato da un malessere psicologico che sta influenzando ogni aspetto della sua vita, dentro e fuori dal campo.
Secondo il giornale, il linguaggio del corpo di Mbappé, il suo broncio e la sua evidente mancanza di espressioni positive sono chiari segnali di un disagio che non può più essere ignorato. È evidente che il giocatore sta affrontando una fase tormentata della sua vita, e il suo stato di sofferenza sarebbe legato a una depressione che, come ha affermato il suo stesso staff, potrebbe durare a lungo.
Le fonti vicine al campione, citate da Le Parisien, parlano senza mezzi termini di un bisogno urgente di aiuto psicologico. Il campione mondiale del 2018, che aveva affascinato i tifosi con le sue giocate straordinarie, sta ora vivendo una fase che sembra in totale contrasto la sua personalità vincente. Il suo linguaggio del corpo e il suo atteggiamento dentro e fuori dal campo rivelano un uomo che ha perso il tocco, la disinvoltura e la leggerezza che lo avevano reso fenomenale.
Nel tentativo di comprendere meglio la sua situazione, Le Parisien ha consultato anche Anthony Mette, psicologo e autore del libro “I 10 segreti della mente dei campioni“. Mette ha evidenziato la difficoltà che Mbappé potrebbe avere nel tornare ai suoi livelli precedenti, e ha descritto il campione come emotivamente freddo, ma dotato di una forza di volontà straordinaria, simile a quella di leggende come Michael Jordan e Tiger Woods.
Secondo Mette, per Mbappé è necessario un intervento che lavori sulla sua personalità, per aiutarlo a dare un senso alle sue azioni e superare questo periodo di smarrimento. Una cosa è certa: Mbappé non sta solo combattendo contro avversari sul campo, ma anche contro le ombre della sua mente.